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1.1Fatale è qui Rinaldo. Ite e lustrate
1.2le terre intorno e i più riposti mari,
1.3ove sotto altri segni il sol la state
1.4reca, e le brume, e i dì torbidi e chiari.
1.5Qui, qui (Dio qui lui chiede) il rimenate:
1.6invitti senza lui son gli aversari. –
1.7Così ragiona, e ciascun altro insieme
1.8suoi detti approva e in suon concorde freme.
2.1Sol tace il pio Goffredo; e non che spiaccia
2.2a lui che si richiami il cavaliero,
2.3ma volge a i modi, e come ciò si faccia
2.4con maggior dignità, dubbio il pensiero.
2.5Sorge intanto la notte, e su la faccia
2.6de la terra distende il velo nero.
2.7Vansene gli altri e dan le membra al sonno,
2.8ma i suoi pensieri in lui dormir non ponno.
3.1Al fin quando si specchia a la marina
3.2l’alba sorgente e sparge il dolce gielo,
3.3e che l’anima vaga e peregrina
3.4è meno affissa al suo terrestre velo,
3.5Goffredo ormai dormendo i lumi inchina
3.6e con l’ali d’un sogno è alzato al cielo.
3.7Pargli in un puro e candido sereno
3.8starsi di stelle e d’or cosparso e pieno.
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