about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

VI

Anselmo Calderoni (1393–1446)
Poesie

PoeTree.it

1.1Per risturare a chiunque gïace
1.2nell'openïon falsa che Fiorenza
1.3non si difenderà dal suo nimico,
1.4ma per avere co' virtuosi pace,
1.5dimostrerrò con tutta mia potenza
1.6le ragion chiare di questo ch'i' dico;
1.7ne mai del vulgo voglio essere amico,
1.8ma continüamente suo rubello,
1.9mentre ch'i' vivo, e così son disposto.
1.10Ritornando a proposto,
1.11vo' chiarire a chi ha fermo cervello
1.12come la mia città ogni percossa
1.13può sostenere e vincere ogni possa.
2.1Comincio a' diecimila cittadini
2.2governator di quella alma cittade,
2.3ch'ognun con sua virtù reggeria il mondo,
2.4con infiniti numer di fiorini,
2.5con l'altro popol, ch'è gran quantitade,
2.6uniti per lo stato lor giocondo,
2.7veri amici di Dio. E non mi ascondo:
2.8di chiesi e di spedal v'è sì gran novero,
2.9che creder nol potria chi nol vedesse,
2.10con limosine spesse,
2.11perché sia bene ateso a ogni povero,
2.12maritando donzelle asai in disparte:
2.13per dio, e basti a questa prima parte.
3.1Poi, per mantener ben lor libertate,
3.2ti vo' contar quattro ordini ch'egli hanno,
3.3in fra gli altri durabili in eterno.
3.4Primo, del Monte di quella cittade,
3.5ch'ogni danaio, ch'al Comun prestato hanno,
3.6rïanno il merto, s'io ben ver discerno.
3.7Secondario è lo specchio d'un quaderno,
3.8ch'al termin, non pagando la gravezza,
3.9v'è scritto su, ed odi per che indizio:
3.10che, sendo tratto a ufizio,
3.11si strama e priva con gran rigidezza;
3.12onde ciascun, per non perder l'onore,
3.13paga prima ch'aspetti tal furore.
4.1Terzo si chiama dar la petizione:
4.2che, s'un possente oppressasse il minore,
4.3ricorrer puossi a piè la Signoria;
4.4e se quel poveretto ha la ragione,
4.5e' si forma un processo a quel maggiore,
4.6per modo tal che torna presto al quia.
4.7L'ordine quarto c'ha la città pia
4.8sono e divieti, opera bona molta:
4.9che d'una gesta e d'una compagnia
4.10non voglion che ne sia
4.11d'ufici dentro mai più ch'un per volta;
4.12e molti altri divieti, sì che tocca
4.13la parte a tutti e nessun apre bocca.
5.1Evvi continuamente tre rettori,
5.2podestà, capitano, esecutore,
5.3onorati qualmente giustizia.
5.4E tutt'i forestier con puri cori
5.5sono esaltati e fatto loro onore,
5.6donando a' virtüosi gran pienizia,
5.7operando umiltate e non nequizia.
5.8E se tu ben riguardi suo contado,
5.9vedrai che ciascun è pur contento,
5.10veduto il reggimento
5.11perfetto, sì che non curono un dado
5.12ogni gravezza, perché star securi
5.13posson per tutto sanza rocche o muri.
6.1Apresso, ha tanti veri e buoni amici,
6.2di signori, comuni e di castella,
6.3che la difenderien d'ogni periglio.
6.4E 'l buon conte d'Urbino alle pendici
6.5suo fortissimo scudo contro a quella
6.6gente, che vogliono oppressare il giglio.
6.7Berardin da la Carda con suo artiglio
6.8vi metterà l'avere e la persona;
6.9Siena, Faenza, Lucca e la Toscana
6.10tutta, la Lunigiana
6.11e molti altri che qui non si ragiona,
6.12ch'ognun faria per lei fine al morire.
6.13Vedete omai com'ella può perire.
6.14— Canzon, conforterai la Signoria,
6.15co' Dieci di Balia
6.16e tutti e cittadin della mia terra,
6.17ché questa è quella guerra
6.18che, se l'animo lor sarà gagliardo,
6.19fia istruzion a Filippo lombardo.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)