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III

Giovanni Pegolotti (????–????)
Poesie

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1.1Te Deum laudamus,te confessian signore,
1.2che la tua Chiesa santa hai riformata,
1.3come or si convenia di buon pastore!
2.1Te eternum patrem ogni terra segnata
2.2del battesmo di Cristo sì ti adora,
2.3perch'ella fia da costui consolata.
3.1Tibi omnes angeli e tutti in cielo ancora
3.2fanno gran grazie e laude universale
3.3con quelle podestà che in cielo onora.
4.1Tibi cherubin e serafini equale–
4.2mente proclamano in voce soave
4.3santo de' santi, sòno imperiale,
5.1c'hai tratto el cristianesmo di quel grave
5.2pericolo, dove stava in tal dimoro
5.3che perian quasi d'esto Pier le chiave.
6.1Te gloriosus appostolorum coro,
6.2dove è fondata la Chiesa mirabile
6.3per gesti santi, ch'è degno lavoro.
7.1Te, prophetarum numero laudabile
7.2che del figliuol di Dio parlasti quello
7.3che volle el nome suo tanto ineffabile.
8.1Te martirum chorus candidato e bello,
8.2che per ampliar la cattolica fede
8.3sostenesti tormento amaro e fello.
9.1Te cella santa, in cui el mondo crede
9.2per confondre in noi el gran nimico
9.3e te altar d'apostolica sede.
10.1Pacem immense maiestatis dico,
10.2certe vorrai si raggiustin le dote,
10.3che fece Gostantin già per antico.
11.1Or sentiranno le dolenti note
11.2i collusor della Chiesa di Dio,
11.3poi che è fatto pastor chi vuole e puote.
12.1Venerandum tuum ver figlio pio,
12.2ché hai posto in alto soglio questo mirto
12.3più verde che non crede altri né io.
13.1Ergo quoque, paraclitum spirito,
13.2che aspirasti papa a tal Iohanni,
13.3mantien lo sceptro suo glorioso e rito.
14.1Tu rerum glorie, Cristo, in tanti affanni,
14.2in quanti el torna la sua sposa santa,
14.3aiutal sì ch'el disperga e tiranni,
15.1massimamente chi ha superbia tanta
15.2che alla Chiesa sua presuma duolo
15.3e rifermalla a suo modo si vanta.
16.1Tu Patris sempiternus se' figliolo;
16.2suplico che ella sia per lungo spazio
16.3benigna sposa di questo papa solo.
17.1Ché l'ottavo né 'l nono Bonifazio
17.2unquam non lo esaltar per certo como
17.3farà costui famoso e saggio Lazio.
18.1Tu ad liberandum suscepisti l'omo
18.2e liberastil dalla eterna morte
18.3ch'egli seguiva pel gustar del pomo.
19.1Libera adunque lui di mala sorte,
19.2ché fatto l'hai pastore del tuo ovile
19.3ed è guardian delle celesti porte;
20.1le pecore conosce e 'l pecorile,
20.2e fia pastor sì buono e sì perfetto
20.3che punto non parrà mercenar vile.
21.1Tu a desteram Dei patris, come è detto,
21.2in gloria siedi; fa' che questi seggia
21.3nella sedia tua con sommo effetto,
22.1sì lungamente che la fedel greggia
22.2sia liberata dal sì aspro e duro
22.3error, nel quale ostinato naveggia.
23.1Tu Judeorum crederis esse venturo;
23.2judice sia costui dell'universo,
23.3ché il suo judicio fia dritto e sicuro.
24.1Te famulis tuis sovien per ogni verso
24.2ed aiuta questi suoi famigli e servi,
24.3sì che il servigio lor mai non sia perso,
25.1e caccia da tutti quanti e protervi
25.2errori che han del diavol vera storia,
25.3che alla Chiesa tua roso hanno i nervi.
26.1Eternam fac cum sanctis tuis in gloria
26.2munerari nel libro alto e celeste
26.3sanza agognar già mai lasciva boria.
27.1Deh, numera costui, che degno veste
27.2el nome santo del tuo vicariato,
27.3e guardal da ciascuna infida peste!
28.1Salvum fac populum tuum in buono stato,
28.2salvaci questo che fa gran mestiero
28.3alla triunfante Chiesa e al chericato,
29.1et rege eos per eterno sentiero,
29.2e il suo papato reggi e quello estolli
29.3per giorni ed anni in ogni ministero.
30.1Laudato nomen tuum per piani e colli;
30.2laudato sempre sia c'hai proveduto
30.3di papa che non fia di pensier molli.
31.1Ipocrito non fia, sordo né muto,
31.2né gabadeo, né seguitor di Bacco
31.3né punto per viltà farà rifiuto;
32.1neanche studierà d'empiersi el sacco
32.2né nella zambra fia Sardanapollo,
32.3né unquam crapulento conte Ciacco.
33.1Dignare, Domine, ch'io l'ho provato, e sollo!
33.2Custodi lui pur dagli altri peccati,
33.3ché in questi e' non darà certo di crollo:
34.1e, s'ei lo fa, voglio esser fra e dannati.
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