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LXXXVI

Rime

PoeTree.it

1.1Or sì ch'un bosco tornerà il bel Prato,
1.2E cangeransi l'erbe verdi e' fiori
1.3In aspri sterpi ed in pungenti spine,
1.4Da poi che la mia donna il suo bel volto,
1.5Con mia gran doglia e con publico danno,
1.6Ahi lasso, or mostra lieta in altro loco.
1.7Dunque ove sono, o rozzo alpestro loco,
1.8Le dure zolle, in vece d'un bel Prato,
1.9E pruni e sassi, in cambio d'erbe e fiori,
1.10E i piè non mai securi da le spine,
1.11O da le fier' le pecorelle? Il volto
1.12U' splende di chi ride del mio danno?
1.13O rozza, tu ne fai quel proprio danno,
1.14Ch'al pastor Galatea già in altro loco,
1.15Quando il pomo gli trasse, e poi del prato
1.16S'uscì lasciva, e i crin ripien di fiori,
1.17E tra i salci fuggì, che tutte spine
1.18Gli fur al cor, e lunga pioggia al volto.
1.19E tu, a pena mostroci il bel volto,
1.20Che lontan ne solea far ogni danno,
1.21Ratta fuggisti in quel selvaggio loco;
1.22Perché 'l patrio terren, perché 'l bel Prato,
1.23Già pregno d'erbe, già ripien di fiori,
1.24Fusse men bel ch'un monte pien di spine.
1.25Pungenti pruni, o venenose spine,
1.26Ch'usciste di quegli occhi e di quel volto,
1.27Ove s'ascose Amor sol per mio danno,
1.28Il primo dì ch'io venni in questo loco!
1.29Colpo mortal, qual erba d'altro prato
1.30Nol può sanar, né seme d'altri fiori.
1.31Se tai sien de le vostre donne i fiori,
1.32Amanti, che non mai diventin spine,
1.33Né fuggan poi che mostro v'hanno il volto;
1.34Pregate Amor, che ristori il mio danno
1.35Se mai torna Selvaggia al primo loco,
1.36Alle fiorite rive, al verde Prato.
1.37O Prato, ch'eri già ripien di fiori,
1.38Or da le spine il volto hai guasto, e 'l danno
1.39Te lo fa chi si mostra in altro loco.
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