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1.1Divin favor, da 'nfallibil ragione
1.2commosso, è spinto da 'nfiammato effetto,
1.3fondato in una essenzia e 'n tre persone.
2.1Per satisfare a sì alto concetto,
2.2conviensi ogni argomento atto a disporre,
2.3sicché infin ne risulti utile effetto.
3.1Ma se chi può, come suol, non soccorre
3.2debole ingegno a tanta esperïenza,
3.3natural suo contrar l'un l'altro aborre.
4.1Adunche, o giusta e somma Providenza,
4.2ch'inizio e mezzo e 'l fin non hai presente
4.3sanza necessitare tua prescienza,
5.1soccorri al meschin servo, abbilo a mente,
5.2sicché non sia da l'ignoranza oppresso,
5.3po' che 'l tutto ha da te, da sé nïente,
6.1sicché possa tradurre chiaro e spresso
6.2in versi accetti el vangelico canto,
6.3ché penna al buon voler non può gir presso!
7.1Nel prencipio era il Verbo e 'l Verbo santo
7.2apresso a Dio e Dio che quel Verbo era
7.3nel principio di Dio mirabil tanto;
8.1ogni cosa per lui mattina e sera
8.2mirabil fatto e, come si dimostra,
8.3che nulla sanza lui fatto s'avera.
9.1Ma ciò ch'è fatto in esso è vita nostra,
9.2e quella pria è degli uomini la luce,
9.3com'apruova la santa madre vostra.
10.1Costei, che fuor di tenebre conduce,
10.2relusse sì ch'ella non fu compresa;
10.3felice alfin chi me' vi si riduce!
11.1Mandato fu da Dio con mente accesa
11.2uomo, il nome del quale era Giovanni,
11.3ver testimon d'ogni nostra difesa;
12.1non era esso la luce ,
12.2ma testimon, ché 'n quella ognun credesse,
12.3per tôrci da sì gravi e tanti afanni.
13.1Questa è la vera luce, che reflesse
13.2alluminando ogn'uom vegnente al mondo,
13.3che, pel nostro fallir, tanto s'oppresse.
14.1Esso era in quel che fertile e giocondo
14.2creato avea, né vi fu conosciuto,
14.3ché 'ngrato di pietà disecca il fondo.
15.1Venne in propia e da' suoi mal ricevuto;
15.2m'a chi 'l raccolse come s'appartenne
15.3potenza diè con ogni atto compiuto
16.1farsi figliuol di Dio qual si convenne,
16.2massime a quei che nel suo nome crede,
16.3ché, per noi liberar, morte sostenne,
17.1ne' quali o sangue o voluntà succede
17.2carnale o d'alcun uom la volontate,
17.3ma nati sol da Dio, suoi propri erede.
18.1El Verbo è carne fatto, o genti ingrate!
18.2Miser a quelle che, pei falli suoi,
18.3dell'etterne dolcezze fien private!
19.1Quel che incarnato ha fatto abito in noi,
19.2dalla cui gloria uscìe nostra salute,
19.3vedemmo al ciel volar subito poi;
20.1onde tutte le lingue sarien mute
20.2e mancheria ogni sublime ingegno
20.3a render grazie debite e compiute
21.1dal Padre all'Unigenito sì degno.
21.2Quasi la gloria e intera ogni bontate
21.3vedemo, e rïuscirli ogni disegno,
22.1perch'egli è pien di grazia e veritate.
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