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1.1Mentre io polisco e tergo
1.2del mio AMADIGI questa e quella parte,
1.3e d' altri carmi vergo
1.4l' apparecchiate carte
1.5cantando amori e 'l gran furor di Marte,
1.6e fatti alti et egregi
1.7di valorosi invitti cavalieri,
1.8che di corone e pregi
1.9s' ornar le chiome, e fieri
1.10con la spada acquistar Regni et Imperi,
1.11mentre col BADOARO,
1.12che non si può lodar quant' è ben degno
1.13spirto sì illustre e chiaro,
1.14qui dove il loro Regno
1.15han le scienze e l' arti, ov' ogn' ingegno
1.16dotto e felice viene
1.17a far onor a la Virtute e a Dio,
1.18di questo sommo bene
1.19cibo sovente anch' io
1.20l' affamato e digiuno desir mio,
1.21in dolce e bel soggiorno
1.22voi, FENARUOLO mio, passate l' ore
1.23del caldo e lungo giorno
1.24col SILVIO, di cui il core
1.25con laccio eterno a voi congiunse Amore,
1.26e col saggio e gentile
1.27e nobil NANI, la cui cortesia
1.28(s' ei pur non avrà a vile,
1.29sì come indegna fia)
1.30fia un dì soggetto de la Musa mia.
1.31Ora in leggiadra schiera
1.32di graziose donne e di donzelle,
1.33che da matino a sera
1.34da le luci alme e belle
1.35aventano d' Amor strali e quadrelle,
1.36con stil leggiadro et alto,
1.37con cui di pari a quei famosi andate
1.38ch' io sublimo et essalto,
1.39dolcemente cantate
1.40la lor divina, angelica beltate;
1.41talor di CONIGLIANO
1.42sui verdi e pinti colli, ove Natura
1.43sol per diletto umano
1.44pose ogni studio e cura
1.45per vaghi e lieti farli oltre misura,
1.46mirate fra le sponde
1.47sparse di fior vermigli, bianchi e gialli
1.48il Montican con l' onde
1.49di lucenti cristalli
1.50mormorando rigar le colte valli,
1.51mirate il colle Aprico
1.52e con le sue ricchezze il bel Fileto,
1.53ove suol per antico
1.54infallibil decreto
1.55Bacco tornarsi trionfante e lieto,
1.56e per gli ameni colli
1.57andar danzando co' suoi Coribanti
1.58d' uve dipinti e molli,
1.59e l' insane Baccanti,
1.60che saltando ad ognor gli vanno avanti
1.61con le mostose chiome
1.62d' ellere e di corimbi inghirlandate,
1.63e cantando il suo nome
1.64fan le genti ivi nate
1.65di preziosi vin ricche e beate;
1.66talor fuor da le vepri,
1.67da le riposte selve, in liete schiere
1.68ne fate uscir le lepri,
1.69e le timide fiere
1.70fuggir avant' a voi snelle e leggiere.
1.71Ma non però vi prenda
1.72tanta vaghezza di questi diletti
1.73che col dever contenda
1.74il senso e i vani affetti,
1.75tal che chi tanto v' ama invan v' aspetti:
1.76volete voi coi monti
1.77cangiar quest' onde illustri e le lor Dive,
1.78che con le vaghe fronti
1.79fiorir fanno le rive
1.80e le cose fuggir noiose e schive?
1.81A questo di virtute
1.82felice albergo ritornate omai,
1.83che se l' ore perdute
1.84non si ricovran mai,
1.85certo che voi perduto avete assai.
1.86Tornate ove vi chiama
1.87questo coro gentil di spirti illustri
1.88a gloriosa fama,
1.89onde mille e più lustri
1.90la gloria vostra il mondo orni et illustri.
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