about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1O rozza pastorella,
1.2Se ben sei vaga e bella,
1.3Più ch'altra ninfa ch'al bel Prato sia;
1.4Per questo esser devria,
1.5Che tu fussi vèr me sì cruda e fella?
1.6Io t'amo, io tel confesso,
1.7Molto più che me stesso:
1.8Dunque per questo m'odii e mi disprezzi,
1.9E 'l cor da me divezzi,
1.10Sì ch'ei si sdegna, s'uom mel vede appresso?
1.11Se non fusse il bel petto
1.12Ch'ei preme a suo diletto,
1.13Quando da me partendo a te sen viene,
1.14Io perderei la spene
1.15Ch'ei mai tornasse al suo primo ricetto.
1.16Pur per toccar tal volte
1.17Quelle rose allor colte,
1.18Che porti sempre in sen, le perle e l'ostro,
1.19Torna al lasciato chiostro;
1.20Ma l'ore ch'ei soggiorna non son molte.
1.21Ond'io del mio cor privo
1.22Donne, non son più vivo
1.23Per proprio mio valor, ma vivo in lei;
1.24In lei, che i piacer miei
1.25(Pensate come io sto) sempre ebbe a schivo.
1.26Caro cor mio, da poi
1.27Che starti seco vuoi,
1.28Lascia almen dentro onde ti parti impressa
1.29Quell'imagine stessa,
1.30Che vi devean dipinger gli occhi suoi.
1.31Canzon, forza è tacere;
1.32Ché 'l cor s'è già fuggito,
1.33E 'n sen di quella rozza se n'è gito.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)