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1.1Qual aura tanto amica
1.2mi fia, che il suon de l' alte mie querele
1.3porti a l' amata mia dolce nimica?
1.4Borea, tu che fedele
1.5hai gustato d' amor l' assenzio e 'l fele
1.6per la bella Orizia
1.7che sospirasti lungamente invano,
1.8porta nel grembo tuo la pena mia
1.9ov' or ondoso or piano
1.10begna Napoli bella il mare insano;
1.11ivi vedrai colei
1.12che tiene e terrà sempre in mano il freno
1.13di tutti i tristi o lieti pensier mei,
1.14che fa l' aere sereno
1.15e di rose e di fior lieto il terreno
1.16col lume de' begli occhi,
1.17e con quel viso angelico, che pare
1.18ostro su neve che 'n bel colle fiocchi,
1.19arde d' amore il mare
1.20e rende l' onde sue tranquille e chiare;
1.21frena il tuo volo, e dille:
1.22– Madonna, un che per voi piange sì forte
1.23e trae dal cor sospiri a mille a mille,
1.24che farebbon la morte
1.25mesta e pietosa di sua dura sorte,
1.26vi prega, se pietate
1.27de la miseria sua vi punge il core,
1.28che non vogliate la vostra beltate
1.29quasi tenero fiore
1.30con la nebbia del duol render minore;
1.31che non vogliate i belli
1.32vostr' occhi, a guisa di fontana viva
1.33che co' suoi torti e lucidi ruscelli
1.34da monte si deriva
1.35e col fresco licor bagna ogni riva,
1.36stillare in acqua amara
1.37quand' è stellato il ciel, quand' arde il sole,
1.38se v' è la vita sua gradita e cara
1.39e se pur, come suole,
1.40di tanti suoi martiri ancor vi duole:
1.41che non così per pioggia
1.42che scendendo dal ciel stilli la neve
1.43il Re de' fiumi altier s' inalza e poggia
1.44sì che 'n un' ora breve
1.45del suo turbido flutto ogni fior beve,
1.46come per pioggia cresce
1.47dal vostro duolo il gorgo alto e profondo
1.48del suo, tal che di lui se non v' incresce,
1.49sommergerà nel fondo
1.50del suo martir che non ha pari al mondo;
1.51perché qual lungamente
1.52non può un narcisso che ricopra il gelo,
1.53senza i raggi veder del sol lucente,
1.54regger dritto il suo stelo
1.55né dispiegar le sue bellezze al cielo,
1.56tal non puote la vita,
1.57cinta dal ghiaccio del dolor mortale,
1.58lungi da voi, ond' ella spera aita,
1.59regger a tanto male
1.60lo spirto infermo e la sua carne frale.–
1.61Ma, lasso, a chi parl' io?
1.62Borea crudel, tu pigli altro sentiero
1.63e disprezzi ridendo il dolor mio:
1.64io priego Amor, che fiero
1.65percuota il cor di piombo vile e nero
1.66de la tua Donna, in guisa
1.67che come damma suol veltro mordace,
1.68che del bosco la via l' abbia precisa,
1.69fuggir presta e fugace,
1.70così ti fugga e non ti dia mai pace.
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