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1.1Mentre Austro et Aquilone
1.2pieni d' antico sdegno
1.3conturban di Nettunno il vasto Regno,
1.4e l' armato Orione
1.5con la spada funesta
1.6dal Cielo lo minaccia e lo molesta,
1.7nocchier saggio et accorto,
1.8per non perder la nave
1.9di ricche e preciose merci grave,
1.10le vele in queto porto
1.11chiude, e da lungi mira
1.12del superbo Ocean l' orgoglio e l' ira,
1.13e questa barca e quella,
1.14travagliata da l' onde,
1.15senza vela e timon dar da le sponde
1.16a l' orribil procella
1.17le merci, onde il mar pieno
1.18nasconde ad or ad or l' ondoso seno:
1.19e qual cedendo al verno
1.20dopo molte fatiche
1.21in preda darsi a l' acque empie e nimiche
1.22con un naufragio eterno,
1.23qual, rotto arbori e sarte,
1.24sospinta andar in qualche strana parte,
1.25onde si veggion molti
1.26già tuffati nel fondo
1.27urna farsi del mare alto e profondo,
1.28dai mostri orridi accolti,
1.29e pochi andando a nuoto
1.30stanchi al lido arrivar caro e remoto;
1.31ma come in occidente
1.32vede che 'l biondo Apollo
1.33il giogo a' suoi destrier tragge dal collo
1.34tutto chiaro e lucente,
1.35né più l' empie querele
1.36sente del mar, fa in alto alzar le vele,
1.37e poi che 'l vago volto
1.38da nulla macchia offeso,
1.39anzi dal lume del fratello acceso,
1.40ha Cinzia al mondo occolto,
1.41con un festoso grido
1.42salutando il terren lascia il bel lido,
1.43e va lieto e felice
1.44col mattutino raggio
1.45senza nullo timore al suo viaggio,
1.46mentre solcar gli lice
1.47il mar, mentre che giace
1.48senz' onda, et han fra loro i venti pace.
1.49Così, Vittoria, voi,
1.50mentre ch' oscura e bruna
1.51tempesta di maligna aspra fortuna
1.52degli accidenti suoi
1.53inalza l' acque irate,
1.54nel porto del vostr' animo vi state,
1.55nel porto ognor securo
1.56da terrene tempeste
1.57ch' affetto alcun mortal commova o deste,
1.58porto tranquillo e puro,
1.59che sempre uguale e piano
1.60aura non move di pensier mondano,
1.61e da lungi vedete,
1.62senza alcuna temenza,
1.63con quella vostra giovenil prudenza
1.64come turbi e 'nquiete
1.65col vento de' desiri
1.66fortuna il golfo de' nostri martiri,
1.67e come a molti ancora
1.68affonde il legno frale
1.69flutto di noia o di piacer mortale,
1.70e che pochi dolc' ôra
1.71di virtù ardente e viva
1.72sospinge e porta a la bramata riva.
1.73State secura e queta
1.74in questo porto sorta,
1.75e con la fune da ragione attorta
1.76a questa riva lieta
1.77legate pur la barca
1.78de' vostri alti desii gravosa e carca,
1.79ch' io veggio il chiaro sole
1.80de la gran virtù vostra,
1.81che con mille be' raggi a noi si mostra,
1.82disgombrar, come suole
1.83l' alba l' ombre al mattino,
1.84ogn' atra nebbia di fiero destino;
1.85e mi par di sentire
1.86nel nobil Vaticano
1.87lieto cantar il gran popol Romano,
1.88pien di caldo desire,
1.89per eterna memoria
1.90gli onor de la seconda alta Vittoria.
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