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1.1Lelio, qui dove il sole
1.2con l' obliquo suo raggio
1.3né d' april dé di maggio
1.4fa, come altrove suole,
1.5dilettoso il terreno
1.6a mille varii fiori aprire il seno,
1.7ove l' orrido verno
1.8tiene il nevoso regno
1.9e pien d' ira e di sdegno
1.10si fa di Flora scherno,
1.11ov' Aquilone irato
1.12copre di gelo ogni monte, ogni prato,
1.13ove il ghiaccio aspro e duro
1.14pon freno ai fiumi vaghi,
1.15e i freddi stagni e i laghi
1.16nascondeno il suo puro
1.17fondo, qui dove il cielo
1.18si veste ognor di tenebroso velo,
1.19fra queste strane genti,
1.20dove virtù et onore
1.21qual fuor del suo licore
1.22pesci smarriti e spenti
1.23stan, per lungo camino
1.24m' ha scorto il mio infelice, empio destino.
1.25Qui, misero, qui vivo,
1.26se chiamar si può vita
1.27questa, lasso, che invita
1.28l' uomo di gioia privo
1.29in dolorose tempre
1.30a sospirar, a lagrimar mai sempre;
1.31e se talor mi volto
1.32in quella parte bella
1.33u' la mia fida stella
1.34con rugiadoso volto
1.35mi chiama da lontano
1.36e mi sospira lungamente invano,
1.37prendo tanto conforto
1.38da quel cielo amoroso
1.39ch' ogni stato noioso
1.40pongo in oblio; ma corto
1.41è quel diletto e frale,
1.42poi che lontano è il ben, presente il male.
1.43O patria illustre, o madre
1.44d' Imperadori e Regi,
1.45che co' lor fatti egregi
1.46rendono oscure et adre
1.47tutte l' opre onorate
1.48de l' anime più chiare e più lodate,
1.49o patria illustre, o albergo
1.50di quanto ben ci mostra
1.51questa terrena chiostra,
1.52a te m' inalzo et ergo,
1.53e t' onoro et essalto
1.54quanto le rime mie posson gir alto.
1.55Felice voi, felice
1.56tre volte e più, che il giorno
1.57in sì lieto soggiorno
1.58passate, ove non lice
1.59veder ciò che non sia
1.60tutto pien di virtù, di leggiadria:
1.61voi solingo talora,
1.62toltovi al volgo ignaro,
1.63con l' alte Muse a paro
1.64dove Zefiro e Flora
1.65spargon le lor ricchezze
1.66cantate le divine alme bellezze
1.67di quella che prescrive
1.68i chiari giorni vostri;
1.69talora con gli inchiostri
1.70purgati per le rive
1.71vergate d' un bel rio
1.72carte secure da l' eterno oblio.
1.73Oh, se benigna sorte
1.74m' apre da l' oriente
1.75quel dì chiaro e lucente
1.76ch' al bel desio mi porte,
1.77chi più di me contento
1.78spargerà voci d' allegrezza al vento?
1.79Nocchiero accorto e saggio
1.80ch' ha guardata la nave
1.81da tempesta atra e grave,
1.82giunto al fin del viaggio
1.83appende su le sponde
1.84l' umide vesti al Dio de le sals' onde;
1.85io gli sproni e 'l cappello,
1.86qual stanco pellegrino
1.87che da lungo camino
1.88venga, ad un ramuscello
1.89d' un pino e d' un abete
1.90vo' sacrar a la Dea de la quiete;
1.91indi gioioso e lieto,
1.92ne l' onorato monte
1.93ch' orna la bella fronte
1.94del gran Salerno, queto
1.95mirar or ne le chiare
1.96onde scherzar gli ispidi Dei del mare,
1.97e Dori e Galatea,
1.98di perle e di coralli
1.99cinte, amorosi balli
1.100guidar con Panopea,
1.101et arder co' sospiri
1.102l' acque nel foco de' lor bei desiri,
1.103e i lascivi Tritoni
1.104talor andar guizzando,
1.105desiosi cercando
1.106i più preziosi doni
1.107per coronarne il crine
1.108de le lor Ninfe vaghe e pellegrine;
1.109talor con la vezzosa
1.110mia pastorella e lieta,
1.111quando il sovran Pianeta
1.112rende vaga ogni cosa
1.113e col raggio fecondo
1.114orna di varie sue bellezze il mondo,
1.115ne' mattuti albori,
1.116mentre i soavi augelli
1.117sopra i verdi arbuscelli
1.118che spiran mille odori
1.119salutan lieti il die,
1.120dolcemente cantar le pene mie,
1.121e fra il canto, a le rose
1.122de la purpurea bocca,
1.123onde Amor vibra e scocca
1.124le sue gioie più ascose,
1.125involar dolci baci
1.126e far con lor garrendo e guerre e paci;
1.127or con le Muse amiche,
1.128che stan meco sovente,
1.129cantar lieto e ridente
1.130l' onorate fatiche
1.131del mio Signor gentile
1.132con colto, vago e dilettoso stile.
1.133O dì chiaro, io ti sacro
1.134questa penna, e se mai
1.135a me lieto verrai,
1.136ti farò un simulacro
1.137ne le vivaci carte,
1.138u' fian le glorie tue pinte e cosparte,
1.139sì che mill' anni e poi
1.140le genti che verranno
1.141come al più bel de l' anno
1.142alzin gli onori tuoi
1.143ricchi e festosi altari,
1.144e vivi ognor fra' più famosi e chiari.
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