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1.1Capeccie, procellosa atra tempesta
1.2di contrari pensieri
1.3per diversi sentieri
1.4or in quella or in questa
1.5parte del gorgo del mio gran desio
1.6sospinge il travagliato legno mio,
1.7e benché il mio nocchiero abbia solcato
1.8pelaghi perigliosi
1.9con venti più orgogliosi,
1.10e mai sempre salvato
1.11da l' impeto de l' onde la sua barca
1.12di ricche merci e preciose carca,
1.13or si dispera di trovar il porto
1.14senza 'l vostro consiglio,
1.15che da maggior periglio,
1.16Tifi saggio et accorto,
1.17scorger potrete la dubbiosa mente
1.18sì che l' ira del mar non la sgomente.
1.19L' amor del Signor mio, che per destino
1.20e per debito adoro,
1.21al solito camino
1.22de l' antiche fatiche ancor m' invita
1.23et a l' usata mia penosa vita;
1.24ma la neve del tempo, che m' imbianca
1.25le già mature tempie
1.26e che di crespe m' empie
1.27la carna afflitta e stanca,
1.28mi chiama in parte di riposo piena
1.29a vita più tranquilla e più serena,
1.30dicendomi: – Omai tempo è che s' appenda
1.31e gli sproni e 'l cappello
1.32sovra d' un ramuscello
1.33ch' al ciel le braccia estenda
1.34di qualche ombroso faggio o d' un abete,
1.35sacrandoli a la Dea de la quiete,
1.36e che 'l fianco da l' armi e da la grave
1.37fatica stanco e lasso
1.38s' appoggi a tronco o a sasso,
1.39dove chiara e soave
1.40acqua fuggendo e mormorando inonde
1.41di perle e di smeraldi ambe le sponde.–
1.42Assai abbiamo visto al suo di trombe
1.43tante nimiche spade
1.44far sanguigne le strade,
1.45e simili a colombe
1.46nanzi il falcon fuggir le genti vinte
1.47di pallido timor macchiate e tinte;
1.48assai abbiamo scorto il Signor nostro,
1.49coronato d' onore
1.50e d' onesto sudore
1.51più che di perle o d' ostro,
1.52lieto et altier coi prigionieri inante
1.53tornar vittorioso e trionfante:
1.54or mi giova ov' un pin le piagge adombra,
1.55o dove il caso reo
1.56la moglie di Tereo
1.57piange in qualche fresc' ombra,
1.58alternar con la cetra e con la voce
1.59il suo fatto più d' altro empio et atroce;
1.60or mi giova da questo altero scoglio
1.61de le Sirene, udire
1.62gli augelli gai languire
1.63e 'l lor dolce cordoglio
1.64sfogar con vario e con canoro stile,
1.65chiamando il lieto e dilettoso aprile;
1.66et or co' chiari rai del primo sole
1.67andar per vago colle
1.68di rugiada ancor molle,
1.69di mammole viole
1.70e d' altri fior cogliendo un pieno lembo
1.71per adornar de la mia donna il grembo;
1.72mi diletta talor veder il mare
1.73garrir con l' aure estive,
1.74e le marine Dive
1.75dolcemente scherzare
1.76menando lieti et amorosi balli
1.77nel fondo bel de' liquidi cristalli,
1.78e la figlia di Leda in lunga schiera
1.79coi pargoletti Amori
1.80per questi salsi umori
1.81gir lasciva et altera,
1.82del leggiadretto suo corporeo velo
1.83inamorando il mar, la terra e 'l cielo;
1.84già le Muse, del mio con lor ritorno
1.85forse liete e festose,
1.86coronate di rose
1.87lodano il chiaro giorno,
1.88e meco spesso in queste rive apriche
1.89cantano l' onorate mie fatiche.
1.90Da questi duoi nimici e fieri venti
1.91sospinto, il fragil legno
1.92del mio debile ingegno
1.93par che tema e paventi,
1.94se col vostro saver prudente e fido
1.95non lo scorgete al desiato lido:
1.96fatel, Signor, che l' imagin votiva
1.97e la vesta bagnata
1.98a voi sarà sacrata
1.99in questa verde riva,
1.100che farà testimon chiaro et aperto
1.101del mio periglio e del gran vostro merto.
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