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1.1Gli altar di gigli d' oro
1.2ornate e di viole
1.3mentr' io inauro le corna al bianco toro,
1.4e con dolci parole
1.5rendiamo onor sacrificando al Sole.
1.6Portate omai la lira,
1.7fanciulli onesti e belli,
1.8poi che la Musa mia lieta m' inspira,
1.9e cingete i capelli
1.10vostri di calta e d' altri fior novelli;
1.11già l' aure d' ogn' intorno,
1.12lasciati i vaghi errori,
1.13taccio, e 'n mezzo 'l ciel fermato è 'l giorno
1.14sol per udir gli onori
1.15del padre de' celesti alti splendori.
1.16Febo, se ne l' ombrose
1.17selve di Cinzio sei,
1.18se in Delfo, o ne le fresche e dilettose
1.19Tempe, dov' è colei
1.20di cui sospiri ancora i fati rei,
1.21fermati, e 'l nostro canto
1.22odi cortese e grato,
1.23volgendo gli occhi ove la ricca Manto,
1.24lieta più de l' usato,
1.25Cesar onora col suo Mincio a lato.
1.26Non sei tu il primo lume
1.27del cielo e 'l più lucente,
1.28che volando per l' aria senza piume
1.29col tuo bel carro ardente
1.30apri a' mortali il lucido oriente
1.31e loro apporti il die,
1.32che co' begli occhi sgombra
1.33ricercando del ciel tutte le vie
1.34dagli alti monti l' ombra
1.35e di novella luce il mondo ingombra?
1.36Allor presto l' amante,
1.37a cui la notte ha tolto
1.38la dolce vista de le luci sante,
1.39dal pigro sonno sciolto
1.40ritorna a riveder l' amato volto.
1.41Senza 'l tuo chiaro raggio
1.42non potrebbe la Luna
1.43scorger il breve suo torto viaggio,
1.44ma di nebbia importuna
1.45si vestirebbe l' aria oscura e bruna.
1.46Sogliono fra le fronde,
1.47fra i boschi alti e secreti,
1.48mentre il tuo chiaro lume a noi s' asconde,
1.49gli augei star fermi e cheti;
1.50indi, a l' aprir del tuo bel raggio, lieti
1.51levarsi con l' Aurora,
1.52e dilettosi accenti
1.53salutando il tuo nome mandar fuora,
1.54al dolce canto intenti
1.55fermando i fiumi rapidi e correnti.
1.56A te la gran virtute
1.57de l' erbe è manifesta,
1.58onde l' usata lor prima salute
1.59rendi, qualor molesta
1.60febbre o dolor le mortai membra infesta,
1.61e ritogli di mano
1.62i corpi a l' empia morte,
1.63rendendo loro il dolce stato umano;
1.64umile a te la sorte
1.65mostra qual dì infelice o lieto apporte.
1.66Sgombra l' acerba doglia
1.67ch' impetuosa assale
1.68del gran Marchese la terrena spoglia,
1.69né consentir che 'l male
1.70tronchi al suo gran valore i vanni e l' ale;
1.71odi il superbo Marte
1.72ch' umil ti prega e chiama
1.73né mai dal fianco suo mesto si parte,
1.74sì la salute brama
1.75di lui che sovr' ogn' altro apprezza et ama,
1.76odi lungo le rive
1.77del tuo fiume famoso
1.78Napoli bella e le sue Ninfe, schive
1.79di gioia e di riposo,
1.80chiamar con mesto suono e doloroso,
1.81Apollo, la tua aita,
1.82e le nove sorelle,
1.83ch' han la sua compagnia cara e gradita,
1.84volte verso le stelle
1.85nomarle crude e di pietà rubelle.
1.86Così facendo, spesso
1.87di ricche frondi altero
1.88l' udrai cantar lungo il tuo bel Permesso
1.89come Dafne leggero
1.90seguisti per solingo aspro sentero.
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