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1.1Pon freno, Musa, a quel sì lungo pianto
1.2ch' amor t' apre dal core,
1.3e vèstiti di ricco e lieto manto:
1.4rendiamo a quella onore
1.5che col vago splendore
1.6facendo il cielo adorno
1.7mostra quand' è più oscuro un chiaro giorno.
1.8O bella Luna, tu col bianco raggio,
1.9or cornuta, or rotonda,
1.10sovente fai a l' atra notte oltraggio,
1.11per non esser seconda
1.12a colui che già fronda
1.13la sua Donna vedeo,
1.14onde piagnendo ancor duolsi Peneo.
1.15Tu, di mille lucenti e chiari lumi
1.16il crine coronato,
1.17questo nostro emispero e l' altro allumi,
1.18e d' umor dolce e grato
1.19l' erbette in ciascun lato
1.20umida nutri, e rendi
1.21fecondo ovunque i tuoi bei raggi estendi.
1.22Indi contempli de' felici amanti
1.23i cari furti, e senti
1.24lodar le donne lor con dolci canti,
1.25e le doglie e i lamenti
1.26odi de' più dolenti,
1.27che parlan con gli augelli,
1.28con le fiere, co' fior, cogli arbuscelli.
1.29Vedi il tuo Endimion sovra 'l suo colle,
1.30che 'l ciel mirando fiso
1.31chiama 'l tuo nome col bel volto molle,
1.32e sopra 'l sasso assiso
1.33canta come conquiso
1.34fu da la tua beltate,
1.35senza trovar un tempo in te pietate;
1.36come, custode poi del bianco armento,
1.37vincendo tanta asprezza
1.38ti punse 'l cor d' amoroso tormento,
1.39onde di sua bellezza
1.40ti prese tal vaghezza,
1.41che spesso per diletto
1.42li baciavi dormendo il volto e 'l petto.
1.43A te Cinzio fiorito e gli altri monti,
1.44a te le selve ombrose
1.45serba Erimanto, e i lor più puri fonti,
1.46te fuggon le sdegnose
1.47fiere ne le famose
1.48selve di Creta, il dardo
1.49tuo forte teme l' orso e 'l lieve pardo.
1.50Non ti fece venir pallida o bianca
1.51la fronte del Gigante
1.52ch' a la fucina di Vulcan si stanca,
1.53anzi col fier sembiante
1.54al gran fabro davante
1.55i duri velli a forza
1.56traesti for de la lanosa scorza.
1.57De le vergini caste gli alti gridi
1.58odi, sacra Lucina,
1.59che lungo i verdi e dilettosi lidi
1.60infino a la marina
1.61de la città reina
1.62del Po, preganti ognora
1.63per lei ch' ognuna reverente adora,
1.64per lei che 'l chiaro Rodano e Garona,
1.65il Ligeri e la Senna
1.66onorano, di cui scrive e ragiona
1.67ogni lingua, ogni penna,
1.68onde la Fama impenna
1.69l' ali, et alzando il volo
1.70porta il suo nome a l' uno e a l' altro polo,
1.71acciò ch' al parto fortunato lieta
1.72porga l' amica mano
1.73che 'l gravoso dolor scaccia et acqueta;
1.74non consentir che 'nvano
1.75ti preghi l' Oceano
1.76con le Ninfe nutrici,
1.77ch' al nascer di costei fur sì felici.
1.78Spargete il ricco tempio, o caste Donne,
1.79di croco e di viole,
1.80il crin sciogliendo su le bianche gonne,
1.81e con dolci parole
1.82la sorella del Sole
1.83richiamate tre volte,
1.84sì che dal Cielo con pietà v' ascolte;
1.85accendete cantando il puro foco
1.86sovra i sacrati altari,
1.87e spiri arabo odore in ogni loco;
1.88dai vostri dolci e chiari
1.89accenti ognuno impari
1.90lodar la bella Diva,
1.91et empia del suo nome Eco ogni riva.
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