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1.1Com' più me specchio in l'intelletto e guardo
1.2con li occhi miei (che pur rasone intende)
1.3l'effetto e 'l frutto che 'sto mondo porge,
1.4tanto più el trovo crudel e bosardo,
1.5contrario a quel che de for l'occhio apprende,
1.6che vede l'esca e l'amo entro non scorge.
1.7Veggio ognor che ne scorge
1.8in affanno e penser, doglia e tormento,
1.9angoscia con pavento
1.10de l'anima, del cor e de la carne,
1.11e mai non seppe darne
1.12alcun suo dono, alcun suo piacimento,
1.13che non ce 'l fesse ben caro comprare,
1.14come zascun in si pò giudicare.
2.1S'io guardo prima a l'alte monarchie,
2.2re, prìncipi, marchesi, duchi e conti,
2.3tiranni, cavaleri e gran possenti,
2.4convegnon sempre in le lor segnorie
2.5con molti affanni e penser esser pronti
2.6in guardar con rason lor reggimenti,
2.7tutte or vivendo attenti
2.8de mantenere lor grandezze e stati,
2.9che non ne sian privati
2.10per la potenza d'altri lor maççori,
2.11e talor da minori,
2.12per più diversi modi già passati.
2.13Color el san che portan la fatica,
2.14però non è mester ch'io el ridica.
3.1Poi nel grado meççan secondamente,
3.2de certi onori e de belle ricchezze,
3.3per molti gradi come zascun vive,
3.4veggio in affanno sempre cotal çente
3.5d'accrescer loro stati e lor grandezze
3.6e che de l'acquistate non sian prive,
3.7ché, come el ver se scrive,
3.8sempre i maççor a li meççan se sforza
3.9de tôrli el suo per forza,
3.10talor col vero el falso colorando:
3.11così van procacciando
3.12a' pover sempre roderli la scorza
3.13con furti, con rapine e con inganni;
3.14però vive costor con molti affanni.
4.1Ahi, quant'è lassa l'infima pendice
4.2de quei cui mendicar conven lor vita
4.3e tutto el tempo affannar per la gola!
4.4Ben se pote appellar molto infelice
4.5chi la fortuna in esto grado invita,
4.6scritto al collegio de la trista scola:
4.7e spesse volte invola
4.8l'om e rapisce per necessitade,
4.9che da tal voluntade
4.10l'arebbe tratto un passo assai leggero.
4.11E molto è ancor guirrero
4.12'sto mondo e ha molti posti in povertade,
4.13che serviranno al ricco improveduto
4.14né serà el lor servigio conosciuto.
5.1Qual om è bon, in tutti questi gradi
5.2portar convenli desenor e briga,
5.3obbrobrio e pena per li vizïosi,
5.4però che i boni ancoi se trovan radi,
5.5e contro a lor i rei fan setta e liga:
5.6unde se dolgon tutti i vertüosi.
5.7Ancor son più dogliosi,
5.8ché veggion la vertù cacciare al fondo.
5.9Però om rio al mondo
5.10in fra si stesso già mai non ha pace
5.11in sta vita fallace,
5.12benché 'l viver de lui para giocondo;
5.13però che con rason scerne 'l migliore
5.14e poi per passïon prende 'l peggiore.
6.1Né so conoscer che un gran piacere
6.2seguir se possa senza molte brame
6.3de core e d'appetito sensuale,
6.4ché la gran sete è 'l diletto del bere
6.5e similmente, del mangiar, la fame:
6.6così d'ogni diletto corporale.
6.7Poi l'intellettüale
6.8vol longo studio con perseveranza:
6.9ma la gran cordoglianza
6.10è che l'un dì son sano e l'altro infermo,
6.11e spesso me confermo
6.12de viver in langor senza speranza.
6.13Donca è 'l miglior in questo mondo rio
6.14chinar le spalle e drizzar i occhi a Dio.
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