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1.1Niuna sconsolata
1.2da dolersi ha quant'io,
1.3ch'invan sospiro, lassa innamorata.
2.1Colui che move il cielo e ogni stella
2.2mi fece a suo diletto
2.3vaga, leggiadra, graziosa e bella,
2.4per dar qua giù a ogni alto intelletto
2.5alcun segno di quella
2.6biltà che sempre a Lui sta nel cospetto;
2.7e il mortal difetto,
2.8come mal conosciuta,
2.9non mi gradisce, anzi m'ha dispregiata.
3.1Già fu chi m'ebbe cara e volentieri
3.2giovinetta mi prese
3.3nelle sue braccia e dentro a' suoi pensieri,
3.4e de' miei occhi tututto s'accese
3.5e 'l tempo, che leggieri
3.6sen vola, tutto in vagheggiarmi spese;
3.7e io, come cortese,
3.8di me il feci degno;
3.9ma or ne son, dolente a me!, privata.
4.1Femmisi innanzi poi presuntuoso
4.2un giovinetto fiero,
4.3sé nobil reputando e valoroso,
4.4e presa tienmi e con falso pensiero
4.5divenuto è geloso;
4.6laond'io, lassa!, quasi mi dispero,
4.7cognoscendo per vero,
4.8per ben di molti al mondo
4.9venuta, da uno essere occupata.
5.1Io maledico la mia sventura,
5.2quando, per mutar vesta,
5.3sì dissi mai; sì bella nella oscura
5.4mi vidi già e lieta, dove in questa
5.5io meno vita dura,
5.6vie men che prima reputata onesta.
5.7O dolorosa festa,
5.8morta foss'io avanti
5.9che io t'avessi in tal caso provata!
6.1O caro amante, del qual prima fui
6.2più che altra contenta,
6.3che or nel ciel se' davanti a Colui
6.4che ne creò, deh! pietoso diventa
6.5di me, che per altrui
6.6te obliar non posso: fa ch'io senta
6.7che quella fiamma spenta
6.8non sia che per me t'arse,
6.9e costà sù m'impetra la tornata.
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