about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

360

Rime

PoeTree.it

1.1O signor mio benigno,
1.2o redentor di questa miser'alma,
1.3accetta il buon volere
1.4di me, tuo servo umìle.
1.5E qualor questi sensi infermi e frali
1.6traboccano al peccar, tu mi sostenta,
1.7con la pietosa man de la tua grazia.
1.8So molto ben che tutte
1.9l'orazioni mie, tutti i digiuni
1.10e quanto in gloria tua penso ed adopro,
1.11è nulla, s'io riguardo a quel ch'io debbo.
1.12Ma s'io mi volgo, come ognor m'inviti,
1.13a l'infinita tua somma bontate,
1.14spero de le mie colpe ancor perdono.
1.15E che fatta per te d'indegna e brutta
1.16quest'alma degna e bella,
1.17quando a te piacerà trarla di questo
1.18carcere a lei noioso,
1.19fia chiamata nel cielo a goder teco
1.20del gaudio e de' tesori
1.21che doni a' servi tuoi più cari e fidi
1.22in quella vera e sempiterna vita.
1.23Pater noster, qui es in caelis, sanctificetur.
1.24Ecco il padre Bernardo,
1.25uom tra noi d'essemplare e santa vita,
1.26e prior degno del suo monastero.
1.27Buon giorno, padre.
1.28Dio ti sa lui figlio.
1.29Ove ne vai così per tempo?
1.30Io vado
1.31per udir messa al monasterio vostro,
1.32oggi ch'è festa; e parmi aver sentito
1.33il terzo segno.
1.34Come, 'l terzo? Ancora
1.35non è sonato il primo.
1.36A me pareva
1.37d'udirlo; ma per dirvi il ver, ier sera
1.38feci vigilia, e non gustai boccone
1.39benché n'avessi voglia; e questa notte
1.40poco ho dormito: onde or fame rabbiosa
1.41fa ch'io vaneggio ed erro.
1.42Parendomi sentir campane e trombe,
1.43credea spedirmi tosto e tornar tosto
1.44a far collazione a casa mia
1.45ed aspettar per gli altri e desinare.
1.46Bisogna aver pazienzia.
1.47Quanto più scuso in te dopo il digiuno
1.48questo spion natural de la tua fame,
1.49tanto più lodo il fren di riverenza
1.50verso il tuo creator, che a' suoi commanda
1.51che cibo a l'alma dian prima ch'al corpo.
1.52Benedetto sia tu, figliuol mio caro!
1.53Prega il Signor che così buona mente
1.54per tua bontade in te conservi e cresca.
1.55Almen fossi tu stato a la mia messa
1.56da me detta oggi a lo spuntar de l'alba
1.57per mia divozion, come far soglio:
1.58perch'or mangiar potresti a tuo piacere.
1.59Volesse Dio che ciò saputo avessi,
1.60che ci sarei volato
1.61a mezza notte, ancor, non pur a l'alba!
1.62Io paziente sosterrò la fame
1.63finch'abbia udito messa; ma dapoi
1.64non so come potrò soffrirla tanto
1.65ch'arrivar possa a casa.
1.66Fatemi, caro padre, un gran favore:
1.67supplico e prego vostra rebelenzia.
1.68Volentieri. Dimanda, purch'io possa.
1.69Datemi mezzo di quel vostro pane
1.70ch'avete nel carnier, dove solete
1.71portarne ognor, per darlo in elemosina
1.72a qualche poverello; in ogni modo
1.73in tale stato posso anch'io chiamarmi
1.74poverello e mendico.
1.75Riceverollo per l'amor di Dio.
1.76Vo' compiacerti; purché mi prometti
1.77di non toccarlo finché tu non abbi
1.78udito messa prima,
1.79e 'l tuo debito ufficio a Dio pagato:
1.80che sarà solo un differir mezz'ora.
1.81Così prometto.
1.82Eccoti mezzo il pane.
1.83Riponetel voi stesso in questa tasca
1.84con le man vostre, ch'io non vo' toccarlo
1.85finché non oda messa,
1.86sì come io v'ho promesso e 'l dover porta.
1.87Ciò segno è ancor di ben disposta mente.
1.88Porgi la tasca qui: ma guarda bene
1.89che tu m'attenda la parola data.
1.90Sai ben che la promessa
1.91al sacerdote fatta è fatta a Dio.
1.92Siatene certo pur. Mi raccommando
1.93a vostra rebelenzia.
1.94Va in buon'ora.
1.95Quando si scorge in uom semplice ignaro
1.96seme alcun di bontate,
1.97con la dolcezza e col favor si deve
1.98nodrirlo e cura averne;
1.99acciò, quasi novella ed util pianta,
1.100fermi più sua radice,
1.101e più fiorito e più fecondo cresca.
1.102Ma fornir voglio il mio camino e i prieghi
1.103che costui m'interruppe; ancor che 'l tempo
1.104speso con lui non fu senz'alcun frutto.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)