about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

III

Antonio di Meglio (1384–1448)
Poesie

PoeTree.it

1.1Sopr'un bel verde colle,
1.2che d'un folto boschetto
1.3portava grillandetta,
1.4stanco e per sudor bagnato e molle,
1.5cacciando, mi trovai tutto soletto
1.6quasi qual parte a mio riposo eletta.
1.7Ventilava le frondi una aüretta
1.8gentil, dolce e süave,
1.9che m'era un refrigerio ai caldi sensi:
1.10su pei bei rami udiènsi
1.11pietose e vaghe note d'augelletti,
1.12che 'n lor dolci versetti
1.13parean mostrar quanto 'l disio sia grave,
1.14che accesi gli have, — e tutti in lor tenore
1.15parean cantar: «Mercé, soccorri, Amore!»
2.1Abondante ruscello
2.2dove le mani e 'l volto
2.3bagnai, quivi in mezzo era,
2.4che tutte erbe rinfresca e 'n fiumicello
2.5chiar si converte, insieme poi raccolto,
2.6e parte discendendo. In tal maniera
2.7ridea da tutte parti primavera:
2.8rose, fior, violette
2.9odorifer facean tutto quel loco.
2.10Io ascoltava a gioco
2.11dell'acque il dolce sòno e mormorio,
2.12che 'l faretrato iddio
2.13chiaman diresti; e fiori e l'altre erbette
2.14paren costrette — agli atti, uscendo fuore,
2.15a voler dir: «Mercé, soccorri, Amore!»
3.1Il ciel sereno e lieto,
3.2l'aier chiaro e pulito
3.3doppia porgean vaghezza
3.4agli occhi miei, e già 'l corpo, quïeto
3.5e del passato affanno in sé redito,
3.6indicibil gustava ivi dolcezza;
3.7e facien già in me qual chi s'avezza
3.8in coro o in iscuole
3.9seguitar l'armonia dell'altrui voci
3.10e mie spirti veloci,
3.11che, quanto udien, seguire erano intenti,
3.12sì grati e sì contenti
3.13che sol che ben ridir non so mi duole.
3.14Queste parole — sentivo nel core
3.15dette da lor: «Mercé, soccorri, Amore!»
4.1Certo non voce umana,
4.2né d'animal terreno
4.3fu quel ch'io senti' quivi,
4.4tal che pensai sarebbe qui Dïana
4.5con quelle ninfe che, cacciando, gièno
4.6pria rinfrescate nelli chiari rivi,
4.7come si dice; ma pure scolpivi
4.8che la voce predetta
4.9principiò, cantando, uman parlare,
4.10lo qual mi fece assai maravigliare,
4.11perché dentro da quello era lamento
4.12d'amoroso tormento,
4.13composto in forma d'una canzonetta,
4.14dico perfetta. — E 'l prio fu con fervore
4.15verso ch'io udi': «Mercé, soccorri, Amore!»
5.1Giovinetta parea
5.2pei sussequenti versi
5.3lagnarsi di suo danno
5.4ché 'nfiammata d'Amor tempo perdea,
5.5di Fortuna biasmando i casi aversi,
5.6ch'un suo amante togliele a torto e 'nganno.
5.7Io feci quasi come li più fanno,
5.8che, oltre a udir, vedere
5.9voglion la cosa che diletta e piace,
5.10ricco tesor di libertate in pace,
5.11che mi fu tolto allor da' raggi santi
5.12di chi m'apparve avanti
5.13agli occhi, sì che 'l cor per gran piacere,
5.14oltre a dovere, — in esso acceso or muore,
5.15chiamando pur: «Mercé, soccorri, Amore!»
6.1Se ninfa o dea fu questa
6.2non so, ma fuor del cielo
6.3non nascon sì belle opre:
6.4succinta, scalza, in bianca, sottil vesta,
6.5tal che scolpiasi quasi qual per velo
6.6qual parte donna sotto el vestir copre.
6.7Pulito dardo in la sua destra, e sopre
6.8l'omer l'avea appoggiato;
6.9e in aria al vento i capei d'or volanti
6.10le si vedea e, con altier sembianti
6.11volta ver me, mirommi in atto acervo,
6.12tal che temei che 'n cervo,
6.13quale Ateon, m'avesse trasformato,
6.14sempre poi stato — in sì fatto tremore,
6.15chiamando: «Ohimè, mercé, soccorri, Amore!»
7.1Poi che partìe, cantando,
7.2canzon, come tu sai,
7.3pel trovarmi sdegnosa
7.4in forsi e di mio esser dubitando,
7.5quivi lasciommi e non tornò già mai
7.6dov'or l'aspetto di veder pietosa;
7.7né mi daran fronde, erbe oramai posa,
7.8cantar d'augelli o chiare
7.9fresche acque, o odorifer fior ch'i' veggia,
7.10né so che altro mi domandi o cheggia
7.11a te, se non che dove amanti truovi
7.12di star con lor ti giovi,
7.13ch'i' mi rimango al bosco ad aspettare
7.14d'umil tornar — vedere il bel cantore,
7.15che mi fa dir: «Mercé, soccorri, Amore!»
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)