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Canto XLVIII

Amorosa visione

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1.1Graziosamente si feciono onore
1.2quivi insieme le donne, ed in brieve
1.3l'una dell'altra conobbe il valore.
2.1– Ora mi fia –, la prima donna, – lieve –,
2.2ver me rivolta disse, – farti quella
2.3grazia che per adietro m'era grieve.
3.1Dolce, cara e benigna mia sorella
3.2tengo costei, e s' tu m'avessi detto
3.3di lei il nome, già saremmo ad ella,
4.1è gran pezza, venuti nel conspetto.
4.2Costei sanza 'l fedel consiglio mio
4.3non ferma fatto né compon suo detto:
5.1dunque per tale essemplo il tuo disio
5.2rafrena e serva il verace piacere,
5.3il qual più volte t'ho già mostrat'io.
6.1Intero fa che servi il suo parere:
6.2altro che ben non ten potrà seguire,
6.3però ch'ell'ha ver te il mio volere –.
7.1Lei prese poi per mano e così a dire
7.2incominciò: – Figliuola di virtute,
7.3cui questi qui del tutto vuol servire
8.1ognor con più disio, per sua salute
8.2pensa, sì ch'egli, ch'ogn'altra ha lasciata
8.3per servir te, con laude dovute
9.1ringrazi te, cui elli ha essaltata
9.2nel mio conspetto tanto che giammai
9.3nulla ne fu per tal modo lodata.
10.1Ond'io udendo ciò immaginai
10.2che fuor che tu altr'esser non potea,
10.3e però a venir qui m'inviai –.
11.1Ove poi per la destra mi prendea
11.2e davami a costei, così dicendo
11.3ancora inver di lei, ciò mi parea:
12.1– Non ebbe questi mai fren che tenendo
12.2andasse in modo buon sua giovanezza,
12.3se non, ch'io ora di porgliele intendo,
13.1dirizzando esso verso quella altezza
13.2onde tu discendesti a dimostrare
13.3alli mondan quaggiù la tua bellezza.
14.1Imperciò ch'io il sento ancora a fare
14.2a te ogni servigio molto presto,
14.3per la fé che mi dei ti vo' pregare,
15.1ogni cagion rimossa, che in questo
15.2e' sia in quanto può racomandato,
15.3drizzando lui col tuo parlare onesto
16.1là ove sia onorevole stato
16.2di lui e tuo e suo contentamento,
16.3in modo che a me non sia disgrato.
17.1Io il ti dono tutto, i''l ti presento:
17.2sempre sia tuo, né giammai sia ardito
17.3di sé partir dal tuo comandamento –.
18.1E poi rivolta a me mi disse: – Udito
18.2hai ch'io t'ho dato a questa: fa che 'n guisa
18.3la servi che 'l mio don sia gradito.
19.1Tiella per donna tua, né mai divisa
19.2sia da lei l'alma tua fin che la vita
19.3dal mortal colpo in te non è conquisa.
20.1Or qui alquanto per questa fiorita
20.2campagna dolcemente ti riposa,
20.3sì che poi sie più forte alla salita
21.1dove menarti intendo, e la gioiosa
21.2donna con noi, acciò che la via
21.3del tutto paia a ciascun dilettosa –.
22.1Io dissi allor: – Madonna, così sia!
22.2se tal grazia mi fai, quando ti piace
22.3a tal camin con noi dietro t'invia.
23.1Manifesto conosco altro che pace
23.2io non potrei aver, poi questa vene
23.3che per conforto sola nel cor giace,
24.1ond'io sento alleggiare le mie pene.
24.2Dio voglia ch'ella ci stia lungamente,
24.3con allegrezza aggiugnendoci bene! –.
25.1Ridendo e festeggiando insiememente
25.2su per l'erbette insieme n'andavamo
25.3e d'amor ragionando lietamente.
26.1Ora innanzi ora 'ndietro tornavamo,
26.2e talora cogliendo erbette e fiori
26.3sopra li verdi prati abassavamo,
27.1rinnovando con gli occhi più gli ardori
27.2degli animi, e andando per la via
27.3soave al naso per diversi odori.
28.1E con colei ch'a me più agradia
28.2cercando ogni boschetto, noi soletti,
28.3sanza la donna ch'adietro venia,
29.1n'andavan tutti prendendo diletti;
29.2tanto che quella, entrati in chiuso loco,
29.3più non vedemmo, onde: – Ciascun s'assetti –,
30.1dicendo, – qui or aspettianla un poco –.
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