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1.1La donna tacque allora, ed io congedo
1.2presi in un atto in me molto contento
1.3e 'n altro più dolente che mai, credo,
2.1ver quella parte ritornando lento
2.2dov'io aveva la donna lasciata
2.3che fu mia guida nel cominciamento.
3.1Io mi giva pensando con bassata
3.2testa a quel ben che io avuto avea,
3.3e doleami di sì corta durata.
4.1Di più disio ancora mi parea
4.2tutto arder dentro nel trafitto core
4.3vie più che nel principio non facea;
5.1e diceva fra me: «Deh, se l'ardore
5.2ora non manca, non credo che mai
5.3egli esca omai della mente di fore.
6.1Avuto ho quel che io più disiai:
6.2deh, che cercherò io per mia salute?
6.3chi stuterà cotal fuoco oramai?
7.1La volontà che d'Amor le ferute
7.2mi porsero, non è in me finita
7.3ma è cresciuta in me la sua virtute».
8.1Tra' fiori e l'erba con vista smarrita
8.2m'andava in me in tal guisa pensando,
8.3dispregiando e lodando la mia vita.
9.1Riguardandomi a' piedi, così andando,
9.2mi trovai alla fonte non avendo
9.3vedute quelle donne festeggiando;
10.1e 'l viso alzai, me stesso riprendendo
10.2del perduto diletto, e ver me vidi
10.3quella donna venir cui io caendo
11.1fra quel giardino andava, – Ove ti fidi? –
11.2ver me dicendo, e con le braccia aperte
11.3mi prese, e: – Non cre' tu che io ti guidi
12.1in qual parte vorrai? perché perverte
12.2tua volontà il mio consiglio vero,
12.3per vanità lasciando cose certe? –
13.1Allor risposi: – Madonna, sincero
13.2m'è il tuo mostrar tornato di colei
13.3grazia che m'ha disposto a tal sentiero.
14.1Tu verrai, se ti piace, infino a lei,
14.2e quivi insieme ci dimoreremo
14.3quanto piacer sarà tuo e di lei;
15.1e poi insieme tutti e tre andremo
15.2dove vorrai, ché io credo segnare
15.3sotto 'l piacer di lei il dì estremo –.
16.1Ed allora: – Il tuo adimandare
16.2è d'ordine di fuor, ché io so bene
16.3quel che tu vo' che io vi venga a fare.
17.1La donna meco assai più si convene,
17.2che tu non fai: dove menar mi vuoi
17.3e ben conosco qual disio ti tene.
18.1Vieni con meco ed a lei andrem poi –.
18.2– Ma andian là –, risposi, – prima ed essa
18.3insieme meneren con esso noi.
19.1Non c'è bisogno d'aver sì gran pressa:
19.2ancora il sole al cerchio di merigge
19.3non è, e 'l nostro andar però non cessa –.
20.1Diss'ella allora: – Io so che ti trafigge
20.2di lei il piacer e non ti puoi partire,
20.3però pur qui tua volontà si figge.
21.1E però se in questo il tuo disire
21.2io seguirò, tu giurerai di fare
21.3quel ch'io vorrò ed altro non seguire –.
22.1La mia risposta fu: – Non comandare
22.2ch'io non ami costei, ogni altra cosa
22.3al tuo piacer mi fia lieve osservare.
23.1La qual se io sol per libidinosa
23.2voglia fornire amassi, in veritate
23.3con dover ne saresti crucciosa;
24.1anzi con quella intera caritate
24.2che prossima persona amar si dee,
24.3amo, servo ed onoro sua bontate;
25.1la qual, sì come manifesto v'ee,
25.2non trova pari in atti né 'n bellezza,
25.3né in saper nel mondo simil ee –.
26.1– Tu hai –, mi disse quella con dolcezza,
26.2– sì presa me pur di voler vedere
26.3costei, cui donna fai di gentilezza
27.1real posseditrice, che potere
27.2non ho sanza vederla d'ire altrove
27.3né di negare a te il tuo piacere.
28.1Or dunque insieme ce n'andiam là dove
28.2tu l'hai lasciata, e veggian manifesto
28.3se quello è vero a che il tuo dir mi move –.
29.1Subitamente ragionato questo
29.2insieme ci movemmo e nel conspetto
29.3venimmo di colei, che 'n atto onesto
30.1incontro venne a noi con lieto aspetto.
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