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Canto XXXVIII

Amorosa visione

PoeTree.it

1.1Comincia' io allora: – A te che face
1.2l'entrar là entro ed un poco vedere?
1.3Io verrò poi là ovunque ti piace –.
2.1– Or veggio ben che tu il tuo parere
2.2vuo' pur seguire in ciascheduna cosa,
2.3e fai quel che tu vuo' a me volere –.
3.1Così mi disse, e quasi dispettosa
3.2soggiunse: – Andian, ched e' potrà seguire
3.3che quando tu in più pericolosa
4.1angoscia ti vedrai, vorrai reddire
4.2con meco adietro e non esser forse ito,
4.3ed io ti lascerò in tal martire –.
5.1Non fu il suo parlar da me udito
5.2allor per poco, tanto avea la mente
5.3pure al giardin verdeggiante e fiorito.
6.1Tutti e quatro v'entrammo insiememente:
6.2tanta gioia vi vidi, che ciò ch'io
6.3dinanzi vidi ivi m'uscì di mente.
7.1Ahi quanto egli era bello il luogo ov'io
7.2era venuto, e quanto era contento
7.3dentro da me l'ardente mio disio!
8.1Rimirando m'andava intorno attento
8.2per lo gioioso loco, scalpitando
8.3l'erbette e' fior col passo lento lento.
9.1Sì con diletto per lo loco andando
9.2vidi in un verde e piccioletto prato
9.3una fontana bella e grande; e quando
10.1io m'appressai a quella, d'intagliato
10.2e bianco marmo vidi assai figure,
10.3ognuna in diverso atto ed in istato.
11.1Mirando quelle, vidi le scolture
11.2di diversi color, com'io compresi,
11.3qua' belle e qua' lucenti e quali oscure.
12.1Vidi lì un bel marmo; e quel sedesi
12.2sopra la verde erbetta, di colore
12.3sanguigno tutto, e 'n su quella stendesi
13.1in piano, e s'io già non presi errore
13.2nell'avisare, una canna per verso,
13.3quadro e basso e lucido di fore.
14.1Sovr'ogni canto di quel marmo terso
14.2di marmo una figura si sedea,
14.3ben che ciascuna avea atto diverso,
15.1ch'umil, bella, soave mi parea
15.2l'una di queste, e due spiritelli
15.3con l'una mano a piè di sé tenea.
16.1Habituati, parlando con quelli,
16.2gli aveva sì in un voler recati
16.3che ciascuno contento è di quel ch'elli
17.1all'altro vedea 'n voglia; e colorati
17.2eran li suoi vestir di tanti e tali
17.3color, ch'io non li avrei mai avisati.
18.1Nell'altro canto, a man destra, ch'iguali
18.2spazio occupava, una donna vi stava
18.3ad ogni creatura disiguali.
19.1Ella nel capo suo quivi mostrava
19.2tre visi, ed è vestita, ciò mi pare,
19.3come di neve e così biancheggiava.
20.1Là vid'io poi nel terzo angulo stare
20.2una donna robusta tutta armata,
20.3ad ogni affanno presta di portare.
21.1Parea di ferro questa ivi formata
21.2tutta a veder; e dopo lei seguia
21.3un altra sopra 'l quarto angul fermata.
22.1Rimirando colei ognun diria
22.2che di fino smeraldo fatta fosse,
22.3in abito piacente, umile e pia.
23.1Or quel che più a mirarle mi mosse
23.2fu un vaso vermiglio grande e bello,
23.3che tutte sostenien con le lor posse.
24.1Fermato sopra loro, il bel vasello
24.2più che 'l sanguigno marmo si spandeva
24.3sopra 'l fiorito e verde prato quello.
25.1Egli era tondo, e 'n mezzo d'esso aveva
25.2fermata una colonna piccioletta
25.3che diamante in vista mi pareva,
26.1ritonda e bella; e sopra quella eretta
26.2un capitel v'aveva di fino oro,
26.3fatto con maestria, non miga in fretta;
27.1e sopra quel tre figure dimoro
27.2faceano ignude, e le spalle rivolte
27.3erano l'una all'altra di costoro.
28.1Rideva l'una in atto, ben che molte
28.2lagrime fuor per gli occhi ella gittasse,
28.3che poi nel vaso parevan racolte.
29.1Bruna era e nera; e poi che somigliasse
29.2foco pareva l'altra e dalla poppa
29.3d'acqua gittava; e la terza sopr'a sé
30.1rampollava ancor, bianca ma non troppa.
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