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1.1– Intento ora ti volgi a riguardare
1.2la vendetta di Dio, che non oblia
1.3mai fallo alcun che si debbia purgare.
2.1Se 'n parer posto forse ad alcun sia
2.2ch'ella si muova con un lento passo,
2.3non è così, ma que' troppo disia;
3.1o se va forse adagio al tristo lasso
3.2ch'aspetta quella per la fatta offesa,
3.3non giova già, ché più grave fracasso
4.1segue per quello indugio: sì compesa
4.2al fatto fallo, sì che igualmente
4.3da ogni parte la bilancia pesa.
5.1Pon mente là: colui che sì vilmente
5.2veste e si tien la mano alla mascella,
5.3mostrando sé nel sembiante dolente –,
6.1incominciò colei, – oh quanto fella
6.2fu l'aspra signoria che 'n Siragusa
6.3tenne, mentre per lui si guardò quella!
7.1Nel tempo avanti che li fosse chiusa,
7.2tiranneggiando fieramente in essa
7.3sanza ricevere o priego o iscusa,
8.1tenea la gente sì vilmente oppressa,
8.2ch'ognun piangeva e dicer non osava
8.3la doglia sua, per tema d'altra ressa.
9.1Oh come fiero li tiranneggiava!
9.2e Dionisio fero fu chiamato
9.3per la fierezza la quale elli usava.
10.1Così avenne che ne fu cacciato
10.2con tanta noia e con tanto furore,
10.3ch'a lui parve aver vinto esser campato.
11.1Onde fuggendo ad Atena, il dolore
11.2mitigato, pensò, per non morire
11.3di fame, farsi in lettera dottore.
12.1Nol vedi tu ched e' fa là aprire
12.2i libri a' garzonetti e mostra loro
12.3com'una lettera altra dee seguire?
13.1Poi guarda avanti nel dolente coro,
13.2e vederai Tesaglia sanguinosa
13.3del roman sangue mischiato e di ploro.
14.1Or guarda quivi, e vedi sconcia cosa
14.2tanti grandi uomin, tanti valorosi
14.3esser sommessi a rovina angosciosa.
15.1Simile guarda quanto ponderosi
15.2son gli alberi del sangue che portati
15.3v'hanno li piè delli uccellon golosi,
16.1i qua' prima si son ben satollati
16.2de' corpi morti, che sanza alcun foco
16.3o sepoltura stan quivi gelati.
17.1Fra folti boschi o tane o altro loco
17.2leon né lupo né can par rimaso
17.3che non si pasca quivi o molto o poco.
18.1Ondeggiar vedi del dolente caso
18.2i tristi fiumi, ed ispumanti, rossi
18.3del tristo sangue non isparto in vaso.
19.1Riguarda là Pompeo con volti dossi
19.2che fuggendo abandona il campo tristo,
19.3ed ancor ve' come a Lesbòs posossi.
20.1Se là rimiri, con sembiante misto
20.2di lagrime Cornelia accoglier lui
20.3vedrai, poi che sconfitto l'ebbe visto;
21.1e vedi ancor come quindi con lui
21.2si parte e vanne per mare in Egitto,
21.3in sé immaginando che colui
22.1dovesse lui ricevere, respitto
22.2avendo al regno che avuto avea
22.3da lui: ma 'l suo pensier non venne dritto –.
23.1Avanti mi mostrò, dov'io vedea
23.2come scendea del suo legno Pompeo,
23.3perché carico troppo li parea,
24.1di quello entrando in un che Tolomeo
24.2per Achillàs insieme con Futino,
24.3sotto spezie d'onor, menar li feo.
25.1In quel già assettato lui meschino,
25.2i traditori, alquanto indi lontani,
25.3pigliaron lui, quasi al suo mal divino,
26.1sì com parea: il capo l'aspre mani
26.2a lui tagliaro, il tronco in mar gittaro,
26.3e quello al sir portaron di lor cani.
27.1Ivi pareasi ancora il duolo amaro
27.2che Codro fece quando vide il busto
27.3del capo, ch'a' Roman fu tanto caro.
28.1Onde dolente, povero e vetusto
28.2prendea di notte quello, al mio parere,
28.3e poi che 'n picciol fuoco lui combusto
29.1sotterrato ebbe secondo il potere
29.2in piccioletta fossa, ricoprendo
29.3lui del sabbione, con lagrime vere
30.1il suo infortunio ripetea piangendo.
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