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Canto XXXIII

Amorosa visione

PoeTree.it

1.1– La nobiltà del sangue altri a costei
1.2domanda, come se veracemente
1.3sì fatto don procedesse da lei.
2.1Oh quanto a domandare stoltamente
2.2si muovon questi, se l'operazioni
2.3non seguono il disio della lor mente!
3.1Colui che con perpetue ragioni
3.2governa il mondo, come sol fattore
3.3d'esse, crea nelle sue regioni
4.1ogni anima che nasce, con amore
4.2iguale; e quella si muove da Lui
4.3vegnendo lieta al generato core.
5.1Considerando dunque che Costui
5.2sia solo e falle egual, conosceremo
5.3così gentil costui come colui,
6.1e però manifesto vederemo
6.2che chi seguisse la diritta via
6.3delle virtù, come da Lui avemo,
7.1l'un come l'altro così gentil fia;
7.2e chi da questa torce si può dire
7.3non che villano ma una bestia sia.
8.1A questi puo' tu dir che in disire
8.2vien d'esser forse tenuti gentili,
8.3e cercan ciò per lor vizii coprire.
9.1Tieni or ben mente e vedi quanto vili
9.2sien lor domande, ché, s'ella concede,
9.3superbi tornan dov'erano umili:
10.1onde da questo poi spesso procede
10.2ched elli scoppian niente tornando,
10.3per che, s'ella nol fa, vie men li lede.
11.1Tratti ciascun, con virtute operando,
11.2d'aver ta' lode, ché questa giammai
11.3non gliel torrà la sua rota voltando.
12.1E chi la vuole in altro modo guai
12.2va dimandando, e 'l come gli è coperto;
12.3e se ben guardi tu te n'avedrai.
13.1Né ciò è lungamente lor sofferto,
13.2ché degno guiderdon dalla giustizia
13.3etterna è lor di ciò in brieve offerto.
14.1Ed alcuni altri son che gran letizia
14.2fanno, quando costei concede loro
14.3lussuriando poter lor malizia
15.1in operazion porre; e di costoro
15.2è il numero grande, i qua' beati
15.3tengonsi quanto più a tal lavoro
16.1lusingando ne recano i malnati;
16.2e se questo costei forse lor niega,
16.3incontanente ver lei son turbati.
17.1Se ella forse copiosa spiega
17.2tal grazia a' domandanti, in aspra pena,
17.3non conoscendolo essi, i tristi lega.
18.1Vorrieno alcuni aver la borsa piena
18.2per poter comandare: oh quanto senno
18.3poco costor per via malvagia mena!
19.1Or credono e' che minaccevol cenno
19.2faccian le lor ricchezze: anzi il faranno
19.3quelli a cui per guardarle subbietti enno.
20.1Già puoi veder che gli uomin poco sanno,
20.2ché per aver delle cose mondane
20.3consumin sé con non utile affanno.
21.1In brieve adunque queste cose vane
21.2si consumano e passano, e dovreste
21.3in ciò tututti aver le menti sane,
22.1ognor veggendo ciò ch'avien di queste,
22.2come partendo e tornando tal volta
22.3le menti vostre fanno liete e meste.
23.1Costei, di cui parliam, s'a voi rivolta
23.2con tristo viso vi si mostra spesso,
23.3(se ben hai tutta mia ragion raccolta,
24.1ov'io ho quasi tutto quanto messo
24.2il suo poter) vi dovria rallegrare,
24.3e non porger dolor negandovi esso.
25.1Nostro verace ed util ragionare
25.2troppo si stenderia volendo intero,
25.3ciò che dir si porria, d'essa parlare.
26.1Di ciò ch'è detto basti, e con sincero
26.2parere fa che il prendi, sì che forse
26.3non tragghi error del mio lucido vero.
27.1Ogni parer che 'l rimirar ti porse,
27.2di là vedendo, caccia e quel disio
27.3massimamente che di lor ti morse:
28.1fiso mirando quello per che io
28.2qua entro ti menai, fa che col viso
28.3segui com'io col mio parlar m'invio.
29.1Ogni mondan valor vedrai conquiso
29.2in termine assai brieve: fa ch'ascolti
29.3e che non sia dal tuo intender diviso
30.1ciò ch'io dirò qui appresso di molti –.
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