about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Incominciò allor costei a dire:
1.2– Voi, terreni animal, disiderate
1.3i voler vostri tututti seguire
2.1mediante costei, cui voi chiamate
2.2Fortuna buona e rea, secondo ch'essa
2.3vi dà e to' mondana facultate.
3.1In prima alcuni domandon ad essa
3.2molta ricchezza, credendosi stare
3.3sanza bisogno alcun possedendo essa.
4.1Vaghi sono altri sol di poter fare
4.2sì che avuti sieno in reverenza
4.3da tutti, e 'n ciò s'ingegnan d'avanzare.
5.1In alcuni altri aver somma potenza
5.2par sommo bene, e questo van cercando
5.3tanto gli abaglia la falsa credenza.
6.1Risplendere altri si vanno ingegnando
6.2di nobil sangue ed il nome famoso
6.3o per guerra o per pace van cercando.
7.1Tai son che credon ch'esser copioso
7.2di volontà carnal, ch'è van diletto,
7.3faccia chi ciò possiede glorioso.
8.1Vogliono alcuni, acciò che il difetto
8.2del non poter si rivolga in potere,
8.3ricchezza, e per poter porre in effetto
9.1ogni libidinoso lor piacere;
9.2così figliuoli alcuni, altri altre cose,
9.3e questo interamente hanno in calere.
10.1Se forse una di queste hanno ritrose
10.2al lor volere, qualunque s'è quello
10.3ch'alcuna aver nell'animo propose,
11.1incontanente con animo fello
11.2contra questa si turba ed essa dice
11.3nimica, e forse fu difetto d'ello.
12.1Intendi adunque e vedi che felice
12.2costei non puote giammai fare alcuno,
12.3posto che del mondan sia donatrice.
13.1Non vedi tu che e' non è nessuno,
13.2che abondi in ricchezze, che non sia
13.3d'ogni riposo e diletto digiuno?
14.1Continovo nell'animo li fia
14.2pensiero e cura di poter guardarle,
14.3temendo di nascosa tirannia.
15.1Vedi dunque che bene ha d'ammassarle,
15.2poiché insidie tutto tempo teme
15.3ed in più quantità voler recarle.
16.1Il povero uom di tal cosa non geme,
16.2né perde sonno, né lascia sentiero,
16.3sol di sua vita trar pensiero il preme:
17.1alla quale, a voler narrare il vero,
17.2poco li basta, ma il ricco avaro
17.3di molto aver non ha suo disio intero.
18.1Me' puote ancora il ricco dar riparo
18.2alle fami ed a' freddi, ben che puro
18.3le sente alcuna volta, o spesso o raro.
19.1Or quinci segue al pover che sicuro
19.2vive di non cader, né spera mai
19.3che caso fortunal li paia duro.
20.1Ricchezza adunque, quand'ella è assai,
20.2più fa indigente il suo posseditore,
20.3con più pensier, con più cura e più guai.
21.1Colui che vuol per dignitate onore,
21.2veggian, se la Fortuna gliel concede,
21.3s'egli avrà quel che e' disia nel core.
22.1Or non agli occhi di qualunque vede
22.2è manifesto che tornan viziosi
22.3tantosto che neuna ne possiede?
23.1Ma se per quelle forse virtuosi
23.2ne ritornassero, io consentirei
23.3che tutti voi ne fosti disiosi.
24.1E d'altra parte dignità i rei
24.2fa manifesti, ed ogni lor mancanza
24.3è conosciuta più ch'io non potrei
25.1né parlar, né mostrar: dunque v'avanza
25.2questa se vi si mostra allor turbata,
25.3quando chiedendo state in tale erranza.
26.1Beati alcun si diceria se data
26.2fosse lor forse potenza reale,
26.3non conoscendo il mal di ch'è vallata.
27.1E questa podestà niente vale,
27.2ch'ella non può fuggire il duro morso
27.3della sollecitudine, che male
28.1a lei non faccia, né può dar soccorso
28.2a quel noioso e rigido tormento
28.3che di paura dà l'amaro sorso.
29.1Togliendo questa cotal reggimento,
29.2pace vi dona dove guerra avreste,
29.3e voi nol conoscete; onde, scontento
30.1ogni uom, pur quel, che dar non vuol, vorreste –.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)