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1.1Com'io mirando andava quel giardino,
1.2vi vidi in una parte effigiato
1.3Ercule grande a Cidipe vicino;
2.1ove con lui sedeva dall'un lato
2.2Iole piacente e bella nello aspetto,
2.3cui presa avea nel paese acquistato.
3.1Non mirava Ercule altro che 'l conspetto
3.2di lei, e quindi tanta gioia prendea
3.3che duol li fora stato altro diletto.
4.1Ramaricando dopo lui vedea
4.2istar tutta turbata Deianira,
4.3perch'a sé ritornarlo non potea.
5.1Il molle petto acceso in foco d'ira
5.2mostrava ch'ell'avesse, ognor soffiando
5.3forse per rabbia che in lei si gira.
6.1Ma, poco spazio, parea che parlando
6.2dicesse a lui: «O signor valoroso,
6.3volgiti a me, come tu suoli, amando,
7.1e lascia cotestei, cui poderoso
7.2guadagnasti per serva e 'l suo paese
7.3insieme, con vittoria glorioso.
8.1Non senti tu ch'a ogni uomo è palese
8.2quel che la fama ora in contrario sona
8.3di te, alle passate tue imprese?
9.1Veramente di te ogni uom ragiona,
9.2ché tu col forte dito quella lana
9.3fili che Iole pesando ti dona.
10.1Ogni uomo ancora, ch'abbia mente sana,
10.2crede che tu il canestro con le fusa
10.3porti di dietro alla giovane strana.
11.1Vogliono ancora dire ch'ella t'usa
11.2in ciascuno atto come servidore,
11.3né ti giova donare alcuna scusa.
12.1E così ismarrito il tuo valore
12.2che tu non pensi alle cose passate,
12.3ogni virtute obliando ed onore?
13.1forse t'ha ella le forze levate
13.2con alcun suo ingegno falsamente,
13.3come le donne fanno alle fiate?
14.1Almen non dovria mai della tua mente
14.2trar quel che tu in culla ancor facesti,
14.3l'uno uccidendo e poi l'altro serpente.
15.1Ricordar de' ti ancor che uccidesti
15.2Busiri, ed in Libia il grande Anteo
15.3della Terra figliuolo ancor vincesti.
16.1Vinto traesti quel Cerbero reo
16.2ch'avea tre teste, e tu con tre catene
16.3legasti lui poi ch'a te si rendeo.
17.1Il drago ancora con sudanti pene,
17.2ch'ognor sanza dormir i pomi d'oro
17.3guardando stava, fu morto da tene.
18.1I forti corni al furioso toro
18.2rompesti, ed i Centauri domasti
18.3quando di pria cornbattesti con loro.
19.1Or non fostù colui che consumasti
19.2l'Idra, che doppi capi in suo aiuto
19.3rimettea quando gliele avevi guasti?
20.1non fu da te il guastator feruto
20.2d'Arcadia? sì fu, e fu colui
20.3ch'avea di carne umana riempiuto
21.1ogni suo armento, togliendo l'altrui,
21.2da te ucciso; e quel Cacco rubesto
21.3tu uccidesti, rubato da lui,
22.1reggendo ancora dopo tutto questo
22.2il ciel gravante sopra le tue spalle,
22.3ch'a ogni altr'uom saria stato molesto.
23.1E s'io volessi andar per dritto calle
23.2ogni vittoria a tua mente rendendo,
23.3io avrei troppo a fare a racontalle.
24.1Queste so c'hai a mente: or dunque, essendo
24.2sanza pazzia, talora fra te stesso
24.3non ti vergogni tu Iole seguendo?
25.1Volesse Iddio che tu giammai a Nesso
25.2non m'avessi levata, che mi amava,
25.3e forse in gioia or mi sarei con esso!
26.1E non per tanto io non imaginava
26.2che mai per altra donna mi lasciassi,
26.3poiché te per altrui io non lasciava.
27.1Se quella con cui tu ora ti passi
27.2ismemorato in festa ed allegrezza,
27.3tanta virtù in lei forse trovassi,
28.1tanto piacere e tanto di bellezza
28.2quanto in me, io non riputerei
28.3l'aver lasciata me fosse mattezza.
29.1Ognora più di ciò ti loderei:
29.2ma s'io ho ben la sua bellezza intesa,
29.3certo io son molto più bella di lei.
30.1Molto mi tengo in questa parte offesa;
30.2ma torna a me e tutto ti perdono,
30.3e la tua forza in bene ovrar palesa:
31.1io cheggo a te di grazia questo dono».
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