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1.1Così pareva che costei dicesse
1.2ed altro assai, a' prieghi della quale
1.3non mi pareva ch'Acchille intendesse;
2.1e seguitava quelli al troian male,
2.2contento più che d'esser lì rimaso,
2.3dove quella era, a cui tanto ne cale.
3.1E 'nnanzi a lui, incerto del suo caso,
3.2Briseida era trista, inginocchiata,
3.3col viso basso e di baldanza raso.
4.1Tra l'altre cose quella sconsolata
4.2piangendo mi parea che li dicesse:
4.3«Deh, perché m'hai, Acchille, abandonata?
5.1Per te convenne ch'io mi dolesse
5.2de' miei fratelli, i quali io più amava
5.3che altra cosa ch'io nel mondo avesse;
6.1e, per l'amore che io ti portava
6.2e porto, quella morte che tu desti
6.3a lor dolenti non mi ricordava.
7.1Rapita me per forza ancor m'avesti,
7.2come tu sai, e mia verginitate
7.3a forza e contro a voglia mi togliesti.
8.1Omè, che allora la tua crudeltate
8.2non conobb'io, ché l'animo sdegnoso
8.3non t'avre' mai l'offese perdonate.
9.1Veduta sempre in abito cruccioso
9.2m'avresti certamente, e così forse
9.3non avrei dentro amor per te nascoso.
10.1Omè, quanto soperchio ve ne corse
10.2quando con atti falsi mi mostrasti
10.3ch'io ti piacessi, e questo il cor mi morse.
11.1Levastimi da te, poi mi mandasti
11.2a Agamenòn come schiava puttana:
11.3in quello il falso amor ben dimostrasti
12.1Eimè lassa, misera profana,
12.2Briseida cattiva, che farai
12.3abandonata in parte sì lontana?
13.1Non mi lasciar morire in tanti guai,
13.2Acchille, aggi piatà di me dolente
13.3che t'amo più che donna uom giammai!
14.1Deh, guardami con l'occhio della mente,
14.2e prendati pietà di me alquanto»,
14.3dicea colei, ma non valea niente.
15.1Ivi appresso costui vid'io che tanto
15.2ardeva dell'amor di Pulisena,
15.3ch'ogni miseria ed angoscioso pianto,
16.1periglio, affanno, guai o grave pena
16.2delle su dette vendicava amore,
16.3il qual fervente gli era in ogni vena;
17.1e per lei spesso mutava colore,
17.2prieghi porgendo, e non erano intesi,
17.3onde lui costringea grieve dolore.
18.1Rimirando ivi ancora vediesi
18.2Sesto ed Abido, picciole isolette,
18.3e 'l mar che le divide ancor pariesi.
19.1Sovvennemi ivi quando vi cadette
19.2Ellès, andando di dietro al fratello
19.3all'isola de' Colchi, ove ristette.
20.1Era notando ignudo nato in quello
20.2mare Leandro, andando ver colei
20.3cui più amava, vigoroso e snello.
21.1Venuta là alla riva costei
21.2vedea con panni e ricever costui,
21.3tutto asciugando lui dal capo a' piei;
22.1e poi vedeva quivi lei e lui
22.2con tanta gioia standosi abracciati,
22.3che simil non si vide mai in altrui.
23.1Ritornar poi il vedea per li usati
23.2mari alla casa, e di far quel camino
23.3suoi membri non parien mai affannati.
24.1A questo mare alquanto era vicino
24.2Minòs, Alcatoè tenendo stretta
24.3per forte assedio, volendo il destino
25.1romper di quel capel che nella vetta
25.2del capo a Niso stava, che per esso
25.3l'oste di fuor non avea sospetta.
26.1E quivi quella torre, ove fu messo
26.2già lo strumento d'Appollo sonante,
26.3vi si vedea rilucere appresso.
27.1Pareva in quella Silla fiammeggiante
27.2dell'amor di Minòs, che a vedere
27.3stava l'oste a sua terra davante.
28.1Venir la mi parea poscia vedere
28.2avendo il porporin capel cavato
28.3al padre, e a Minòs darlo, che 'l volere
29.1robusto suo facea del disarmato
29.2Niso, privando lui della sua gloria:
29.3Silla gittata poi nel mar salato,
30.1n'andava lieto della sua vittoria.
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