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1.1Dopo costei si vedea seguitare
1.2come di Semelè già gli arse il core,
1.3e come l'ebbe ancora vi si pare.
2.1Ornata come vecchia e di dolore
2.2piena era quivi Giuno, invidiosa
2.3perché Giove portava a quella amore;
3.1nascosa in forma tale, la graziosa
3.2giovine domandava s'ella fosse
3.3ben dell'amor di Giove copiosa.
4.1Nel viso a riso a quel parlar si mosse
4.2non conoscendo lei, e le rispose:
4.3«Altro che me non disian sue posse».
5.1Allor si turbò Giuno, ma l'ascose
5.2con falso aspetto, e disse: «Ora ti guarda
5.3ch'e' non ti inganni con viste frodose.
6.1Più furon quelle già cui la bugiarda
6.2vista ingannò, ed io ne so alcuno;
6.3ma se tu vuo' saper se per te arda,
7.1istea con teco dì come con Giuno.
7.2Se elli il fa, ben ti dico ch'allora
7.3dirò che non ci sia 'nganno nessuno;
8.1e fa che 'l facci». E sanza far dimora
8.2da lei si dipartia; questa aspettando
8.3rimase con disio la sua malora.
9.1Tacita e sola così dimorando,
9.2parve che Giove nella casa entrasse,
9.3a cui ella così dicea pregando:
10.1«Or neghera'mi tu, s'io domandasse,
10.2un caro dono?» a cui e' rispondea,
10.3e rispondendo parea che giurasse
11.1sé a ciò non mancar ch'ella volea.
11.2«Come con Giuno ti congiugni», disse,
11.3«così con meco ti priego che stea».
12.1Ahi come a Giove dolfe! ma non sdisse
12.2quel che 'mpromise, ma invito quello
12.3fé, perché 'l saramento non perisse.
13.1Rilucer lì d'un foco grande e bello
13.2Semelè si vedeva e in cener trita
13.3ritornar tosto giacendo con ello.
14.1E così trista finì la sua vita
14.2per lo disio che 'l consiglio dolente
14.3le porse, e Giuno rimase gioita.
15.1Conforme poi si vedea similmente
15.2Asterien ad aquile seguire,
15.3cui elli amava molto coralmente.
16.1Allato a lei ed or di sopra gire
16.2per alti boschi quivi si vedeva,
16.3e poi con l'ali lei presa covrire.
17.1Molto dubbiosa lì quella pareva,
17.2per che rivolta contra il grande iddio
17.3con fievol possa cacciar lo voleva.
18.1Valeale poco, però che 'l disio
18.2suo ne prendeva que', come che a lei
18.3ne' suoi sembianti le paresse rio.
19.1Nel luogo appresso si vedea colei
19.2che partorì i due occhi del cielo,
19.3secondo che apparve agli occhi miei.
20.1Assai timida, l'isola di Delo
20.2la riteneva quasi fuggitiva,
20.3umile e piana sotto bianco velo.
21.1Soletta appresso Antiopa seguiva,
21.2con la qual quivi Giove in forma quale
21.3un satiro, alla mia stimativa.
22.1Ove allato sedeale e quanto male
22.2amor per lei li facesse narrava,
22.3né come alcun rimedio ve li vale.
23.1Assai negli atti suoi la lusingava,
23.2tanto che 'nfine alla sua volontate
23.3con impromesse e prieghi la recava.
24.1Vedeasi appresso quivi la biltate,
24.2in una storia che venia, d'Almena
24.3piena di grazia e di tutta onestate,
25.1in suoi sembianti gioconda e serena;
25.2a cui Giove, in forma del marito
25.3che dallo studio tornava d'Atena,
26.1tutto il suo disio avea compito.
26.2Vedevavisi Geta doloroso
26.3perché un altro n'avea 'n casa sentito.
27.1Appresso v'era Birria nighittoso
27.2caricato di libri; al picciol passo
27.3parea venisse tutto dispettoso,
28.1sanza alcun ben, dicendo: «Oimè lasso,
28.2quando sarà ch'i' posi questo peso
28.3che sì m'affolla, ponendolo abbasso?».
29.1Inver lo ciel ne gia, poi ch'ebbe preso
29.2Giove il diletto che di lei li piacque,
29.3pregna lasciandola, al salire inteso:
30.1di cui appresso il forte Ercule nacque.
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