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1.1Costei pareva dir negli atti soi:
1.2«Io son discesa della somma altezza
1.3e son venuta per mostrarmi a voi.
2.1Il viso mio, chi vuol somma bellezza
2.2veder, riguardi, là dove si vede
2.3accompagnata lei e gentilezza.
3.1Ò pietà per sorella e di merzede
3.2fontana sono: Iddio mi v'ha mandata
3.3per darvi parte del ben che possiede.
4.1Donna più ch'altra sono innamorata
4.2e ma' isdegno in me non ebbe loco,
4.3però Amor m'ha cotanto onorata.
5.1Ancor risplende in me tanto il suo foco,
5.2che molti credon talor ch'io sia ello,
5.3avvegna che da lui a me sia poco.
6.1Cortese e lieta son di lui vasello,
6.2né mai mi parran duri i suoi martiri
6.3pensando al dolce fin che vien da quello.
7.1E bene è cieco quei che' suoi disiri
7.2si crede sanza affanno aver compiuti
7.3e sanza copia di dolci sospiri.
8.1Riceva in pace dunque i dardi aguti,
8.2ch'alcun piacer di belli occhi saetta
8.3que' che attendon d'esser proveduti.
9.1Tal, qual vedete, giovane angioletta
9.2qui accompagno Amor che mi disia:
9.3poi tornerò al cielo a chi m'aspetta».
10.1Ancor più intesi, ma la fantasia
10.2nol mi ridice, sì gran parte presi
10.3di gioia dentro nella mente mia
11.1lei rimirando e' suoi atti cortesi,
11.2il chiaro aspetto e la mira biltate,
11.3della qual mai a pien dir non porriesi.
12.1Dallato Amor con tanta volontate
12.2vidi mirarla, che nel bello aspetto
12.3tutto si dipingeva di pietate.
13.1Ognora a sé con la sua mano il petto
13.2tastando, quasi non si avesse offeso
13.3perché a guardarla avea tanto diletto.
14.1Io stetti molto a lei mirar sospeso
14.2per guardar s'io l'udissi nominare
14.3o i''l vedessi scritto brieve o steso.
15.1Lì nol vidi né 'l seppi immaginare,
15.2avvegna che, com'io dirò appresso,
15.3in altra parte poi la vidi stare
16.1dond'io il seppi, e lì il dico espresso:
16.2però chi quello ha voglia di sapere
16.3fantasiando giù cerchi per esso.
17.1Omè, che lei mirando il mio volere
17.2non avrei sazio mai! ma stretta cura
17.3di mirare altro mi mise in calere.
18.1Levando adunque gli occhi inver l'altura
18.2vidi quel Giove che 'n forma di toro
18.3non già rubesto mutò sua figura,
19.1che quivi avendo per umil dimoro
19.2Europa sottratta a cavalcarsi,
19.3per me' compier l'avvisato lavoro,
20.1e' parea quindi correndo levarsi
20.2e gir su per lo mar, come cacciato
20.3fosse, e poi pianamente posarsi
21.1in quel paese che poi fu nomato
21.2da quella che da dosso si dispose,
21.3ripigliando sua forma innamorato.
22.1Nel loco poi con parole pietose
22.2pareva a me che la riconfortasse
22.3narrando ancor le sue piaghe amorose;
23.1ma con disio parea poi l'abracciasse,
23.2e con diletto l'avuto disio
23.3sanza contasto parea terminasse.
24.1Alquanto appresso ancora questo iddio
24.2com'una gotta d'oro risplendente
24.3trasformato e cadendo, lui vid'io
25.1gittarsi in una torre prestamente
25.2ad una giovinetta ch'entro v'era,
25.3per ben guardarla, chiusa strettamente;
26.1il qual forse l'amava oltra maniera
26.2dovuta, ed infra le bianche tette
26.3e belle in piova gir lasciato s'era.
27.1Né dello inganno già saper cevette
27.2quella, ma lui ritenne nascoso
27.3e guadagnato forse aver credette.
28.1Alla vera statura luminoso
28.2quivi vedeasi tornato e costei
28.3abracciando e basciando, disioso
29.1riguardando essa, né giammai da lei
29.2partir sanza il disiato giugnimento;
29.3di che parea ch'ella dicesse: «Omei,
30.1ch'io son gabbata dal tuo argomento».
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