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1.1Moveasi dopo queste quella Dido
1.2cartaginese, che credendo avere
1.3in braccio Giulio vi tenne Cupido.
2.1Isconsolata giva, al mio parere,
2.2chiamando in boci ancora: «Pio Enea,
2.3di me, ti priego, deggiati dolere».
3.1Ancora, com'io vidi, in man tenea
3.2tutta smarrita quella spada aguta
3.3che 'l petto le passò, che mi facea,
4.1essendole lontan, nella veduta
4.2ancor paura, non ch'a lei ch'ardita
4.3fu dar di quella a sé mortal feruta.
5.1Trista piangendo, in abito smarrita
5.2e come can nella voce latrare,
5.3Ecuba vidi con poca di vita.
6.1Con lei la mesta Pulisena stare
6.2quivi parea, in aspetto ancor sì bella
6.3che me ne fé in me maravigliare.
7.1Hoeta poi seguitava dop'ella,
7.2piangendo a' Greci aver piaciuto mai,
7.3quand'elli andar per le dorate vella.
8.1Vedevasi colei che senti guai
8.2Ercule partorendo, e dopo lei
8.3Isifile dolente affigurai.
9.1In abito crucciato con costei
9.2seguia Medea crudele e dispietata;
9.3con voce ancor parea dicere: «Omei,
10.1se io più savia alquanto fossi stata
10.2né sì avessi tosto preso amore,
10.3forse ancor non sarei suta ingannata».
11.1Eravi ancor Camilla che 'l dolore
11.2della morte sentì, per Turno fiera,
11.3mostrando ne' sembianti il suo vigore.
12.1Non molto dopo lei ancora v'era,
12.2col capo basso ed umil nel sembiante,
12.3Ilia vestale vestita di nera,
13.1portando in ciascun braccio un piccol fante,
13.2Romolo e Remolo amendue nomati,
13.3traendo lor quanto potea avante.
14.1Ratto tra gli altri di sopra contati
14.2si facea Foroneo, che prima diede
14.3legge civile, acciò che ordinati
15.1e suoi vivesser, sì come si crede;
15.2e dopo lui venia Numa Pompilio
15.3che lieta ne fé Roma, com si vede.
16.1Dop'esso cavalcava Tulio Ostilio
16.2ed Anco Marco ed il Prisco Tarquino,
16.3e dopo lui seguia Tulio Servilio.
17.1Ivi Tarquin Superbo e Collatino
17.2pareano, e 'l re Porsenna che andando
17.3ferocemente seguia lor camino.
18.1Seguivali Cornelio ancor mostrando
18.2l'inarsicciata man ch'uccise altrui,
18.3che 'l core non volea, nescio fallando.
19.1Il valoroso Bruto, per lo cui
19.2ardir fu Roma da giogo reale
19.3diliberata, seguiva; e con lui
20.1Orazio Cocle v'era, per lo quale,
20.2tagliato il ponte a lui dietro alle spalle,
20.3libera Roma fu dal truscian male.
21.1Dietro veniva quel Curzio ch'a valle
21.2armato si gittò per la fessura,
21.3in forse di sua vita o di suo calle,
22.1intendendo a voler render sicura
22.2piuttosto Roma e i suoi abitatori,
22.3che di se stesso aver debita cura.
23.1Seguia Fabrizio che gli eccelsi onori
23.2più disiò che posseder ricchezza,
23.3avendo que' per più cari e maggiori.
24.1Eravi quel Metel ch'alla fierezza
24.2di Giulio Tarpea tanto difese,
24.3mostrando non curar la sua grandezza.
25.1Riguardando oltre mi si fé palese
25.2Curio, che diede per consiglio
25.3ch'al presto sempre lo 'ndugiare offese.
26.1Vedevavisi Mario che lo 'mpiglio
26.2con Lucio Silla fé nella cittate,
26.3mettendo a' colpi il padre contro al figlio.
27.1Iuba ed Amilcare e Mitridate,
27.2Manastabil e Codro v'era ancora,
27.3e poi Giugurta voto di pietate.
28.1Rigido nello aspetto vi dimora
28.2Catellina, e pensando par che vada
28.3allo essilio, che 'n vista ancor l'accora.
29.1Evvi Cloelia appresso, che la strada
29.2fece a' Roman quand'ella si fuggio
29.3per lo Tevero in parte u' non si guada,
30.1lo cui tornar Roma rinvigorio.
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