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1.1Mirando avanti con ferma intenzione,
1.2veder mi parve quel re eccellente
1.3che fu sì savio, io dico Salamone.
2.1Eravi ancora Sanson, che possente
2.2di forza corporal più ch'altro mai
2.3fu che nascesse fra l'umana gente.
3.1Nel riguardar più innanzi affigurai
3.2il viso d'Ansalon, che più bellezza
3.3ebbe che altro nel mondo giammai.
4.1Tra questi pien d'orgoglio e di fierezza
4.2seguendo cavalcava Campaneo,
4.3che ne' suoi atti ancora Iddio sprezza.
5.1Etiocle era quivi con Tideo,
5.2Adastro re pensante e doloroso
5.3del perder che dintorno a Tebe feo.
6.1Ancora si mostrava il valoroso
6.2Pollinice; broccando il seguitava
6.3el re Ligurgo e Giansone animoso.
7.1Di rietro al quale Pelleo cavalcava,
7.2con quella lancia in man che prima morte
7.3poi medicina a sua ferita dava.
8.1Veniva appresso vigoroso e forte
8.2Achille col figliuol, che sì spietata
8.3vendetta fé quando l'antiche porte
9.1non serraron più Troia, che l'entrata
9.2aveva data al gran caval ripieno
9.3della nimica gente tutta armata.
10.1Questo crudel sanza mezzo seguieno
10.2Diomede ed Ulisse, e ad agguati
10.3andare ancor pensando mi parieno.
11.1Vigoroso di dietro a loro armati
11.2Patrocolo veniva ed Antenore,
11.3ciascun con gli occhi ver la donna alzati.
12.1Ercule v'era, il cui sommo valore
12.2lungo saria a voler recitare,
12.3per ch'ebbe già d'assai battaglie onore.
13.1Anteo dopo lui vi vidi stare,
13.2ch'ancor parea che 'n atto si dolesse
13.3di ciò che già li fé Ercule provare.
14.1Veniva poi Minòs, come se stesse
14.2ancor davanti Atene tutto armato,
14.3né d'Androgeo parea più li dolesse.
15.1Oh quanto d'ira pareva infiammato,
15.2d'ira e di mal talento Menelao
15.3seguendo Agamenòn dal destro lato!
16.1Il qual seguiva poi Protesselao,
16.2bello e grazioso nello aspetto;
16.3e dopo lui cavalcava Anfirao,
17.1che' suoi lasciò ad oste nel conspetto
17.2di Tebe, ruvinando a' dolorosi
17.3c'hanno perduto il ben dello 'ntelletto.
18.1Venian dopo costui, molto animosi,
18.2insieme con Teseo Demofonte,
18.3di toccar quella donna disiosi.
19.1I qua' seguia con dolorosa fronte
19.2Egeo, che per veder le vele nere
19.3si gittò in mar dell'alta torre sponte.
20.1Turno pareva quivi che di vere
20.2lagrime avesse tutto molle il viso,
20.3dogliendose del troian forestiere.
21.1Eurialo ancora vera e Niso,
21.2mostrandosi piagati come foro
21.3ciascun di lor, l'un per l'altro conquiso.
22.1Non molto spazio poi dietro a costoro
22.2Latino sen veniva a piccol passo,
22.3Pallante e Creso poi, e dopo loro
23.1Giarba veniva nello aspetto lasso,
23.2andandosi di Dido ancor dolendo
23.3perché ad altro om di lui fece trapasso.
24.1Helena dopo lui portava ardendo
24.2di foco un gran tizzone, e pur costei
24.3miravan molti se stessi offendendo.
25.1Oreste niquitoso dopo lei
25.2con un coltello in man seguiva fello,
25.3nell'atto minacciando ancor colei
26.1del corpo a cui uscì; e poi dop'ello
26.2venia broccando la Pantasilea
26.3lieta nel viso grazioso e bello.
27.1Oh quanto ardita e fiera mi parea,
27.2armata tutta, con un arco in mano,
27.3con più compagne ch'ella seco avea!
28.1Non era lì alcun che del sovrano
28.2ed altier portamento maraviglia
28.3non si facesse, tenendolo strano.
29.1Non molto dopo lei venia la figlia
29.2del re Latino lieta, e dopo Iole;
29.3poi Deianira con bassate ciglia
30.1ancora quivi d'Ercule si dole.
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