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1.1Tra gli altri che io vidi presso a questa
1.2fu Giano, ch'esser stato abitatore
1.3dell'italici regni facea festa.
2.1Turbato nell'aspetto e di furore
2.2pien seguiva Saturno, cui il figlio
2.3mandò mendico per esser signore.
3.1Il superbo Nembròt, che il gran fé impiglio
3.2in Senaàr per voler gire a Dio,
3.3stordito v'era sanza alcun consiglio.
4.1Lunghesso Fauno e Pico lor vid'io
4.2seguire, ed il gran Belo dopo loro,
4.3mirando ognun la donna con disio.
5.1Elettra ed Atalante con costoro
5.2givano insieme, e dopo lor seguire
5.3Italo vidi sanza alcun dimoro.
6.1Robusto si mostrava e pien d'ardire
6.2Dardano quivi con un freno in mano,
6.3e nell'atto parea volesse dire:
7.1«Io fui colui, nel mondo primerano,
7.2il qual col freno in Tessaglia domai
7.3il caval primo, in uso ancora strano,
8.1mirabilmente, e sì edificai
8.2primo quella città, che poscia Troia
8.3chiamaro i successor ch'io vi lasciai».
9.1Appresso il qual, mostrando in atto gioia,
9.2seguia Sicul, che l'isola del foco
9.3prima abitò in pace e sanza noia.
10.1Troiolo ancora in quel medesmo loco
10.2coverto d'oro tutto risplendea,
10.3faccendosi alla donna a poco a poco.
11.1Rigido e fiero quivi si vedea
11.2Nino, che prima il suo natural sito
11.3per battaglia maggior fé, che parea
12.1ancor che minacciasse insuperbito.
12.2E dopo lui seguiva la sua sposa
12.3con sembiante non men che 'l suo ardito:
13.1così rubesta e così furiosa
13.2vi si mostrava, come quando a lui
13.3succedette nel regno valorosa.
14.1Tamiris poi seguitava, nel cui
14.2viso superbia saria figurata,
14.3con gli occhi ardenti spaventando altrui.
15.1Anfion poi con labbia consolata
15.2vi conobb'io, al suon del cui liuto
15.3fu Tebe pria di muri circumdata.
16.1Retro a lui Niobè, il cui arguto
16.2parlar fu prima cagion del suo male
16.3e del danno de' figli ricevuto.
17.1Poi seguitava Danao, dal quale
17.2l'antico popol greco veramente
17.3trasse il suo principio originale.
18.1A cui di dietro quel Serse possente,
18.2che fé sopra Ellesponto il lungo ponte,
18.3venia, freno all'orgoglio della gente.
19.1Riguardando la donna, con la fronte
19.2alzata venia Ciro poco appresso,
19.3di cui l'opere furo altiere e conte.
20.1Laumedon sen veniva dopo esso,
20.2con molti successor dietro alle spalle,
20.3de' qua' giva Priamo oltre con esso.
21.1Anchise seguitava nel lor calle;
21.2appresso il qual colui venia correndo
21.3che le dee vide nella scura valle.
22.1Nello aspetto parea ch'ancor ridendo
22.2andasse di ciò ch'elli aveva fatto,
22.3quando di Grecia si partì fuggendo.
23.1Dopo costui Enea seguia con atto
23.2pietoso molto, e non molto distante
23.3Giulio Ascanio il seguitava ratto.
24.1Oh quanto ardito e fiero nel sembiante
24.2quivi parea Ettòr sopra un destriere
24.3tra tutti i suoi, di molto oro micante!
25.1Bello e gentil nell'aspetto a vedere
25.2era, con una lancia in mano andando
25.3ver quella donna lieto, al mio parere.
26.1Risplendea quivi ancora cavalcando
26.2Alessandro, che 'l mondo assalì tutto
26.3con forza lui a sé sotto recando;
27.1il qual con fretta voleva al postutto
27.2toccare il cerchio ove colei posava,
27.3cui questi disiavan per lor frutto.
28.1E 'l re Filippo e Nettabòr, gli andava
28.2ciascuno appresso rimirando quello,
28.3e nello aspetto se ne gloriava.
29.1Veniva in su un caval corrente e snello
29.2Dario crucciato nello aspetto
29.3e con sembiante dispettoso e fello,
30.1e sanza aver di tale andar diletto.
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