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1.1Ristata era la donna di parlare
1.2e rimirava ch'io entrassi dentro
1.3di rietro a lei, che già volea montare.
2.1– Sed e' vi piace, prima andiam là entro –,
2.2diss'io a lei. E quella: – Tu disii
2.3di rovinar con doglia al tristo centro.
3.1Io dico insino a qui: se là t'invii,
3.2in cose vane l'anima disposta
3.3a bene oprar convien che si disvii.
4.1Pon l'intelletto alla scritta ch'è posta
4.2sopra l'alto arco della porta, e vedi
4.3come 'l suo dar val poco e molto costa –.
5.1Ed io allora a riguardar mi diedi
5.2la scritta in alto che pareva d'oro,
5.3tenendo ancora in là voltati i piedi.
6.1«Ricchezze, dignità, ogni tesoro,
6.2gloria mondana copiosamente
6.3do a color che passan nel mio coro.
7.1Lieti li fo nel mondo, e similmente
7.2do quella gioia che Amor promette
7.3a' cor che senton suo dardo pugnente».
8.1– Or hai vedute ed amendune lette
8.2le scritte, e vedi chi maggior promessa
8.3e più utile fa: dunque che aspette?
9.1Non istian più omai, ché 'l tempo cessa
9.2e 'l perder quello spiace a' più saputi;
9.3adunque omai saliam –, mi dicev'essa.
10.1– Ver è, donna gentil, ch'i' ho veduti –,
10.2risposi, – scritti i don, però vedere
10.3vorrei provando qua' son posseduti.
11.1Ogni cosa del mondo a sapere
11.2non è peccato, ma la iniquitate
11.3si dee lasciare e quel ch'è ben tenere.
12.1Venite adunque qua, ché pria provate
12.2deono esser le cose leggieri
12.3ch'entrare in quelle c'han più gravitate.
13.1Ora che siamo quasi nel sentieri,
13.2andiam, vediamo questi ben fallaci:
13.3più caro fia poi l'affannar pe' veri –.
14.1– Se tu sapessi quanto e' son tenaci
14.2e quanto traggon l'uom di via diritta,
14.3non parleresti sì come tu faci.
15.1Toglianci quinci –, disse, – ché già fitta
15.2veggo la mente tua, se più ci stai,
15.3a quel che dice la seconda scritta.
16.1Il che lasciar, a chi il prende, mai
16.2impossibile par fin che si more,
16.3e per que' va poi agli etterni guai –.
17.1La donna giva già. Ed ecco fore
17.2della gran porta due giovini uscire;
17.3l'uno era corto e bianco in suo colore
18.1e l'altro rosso; e incominciaro a dire:
18.2– Dove cercando vai gravoso affanno?
18.3Vien dietro a noi, se vuoi il tuo disire.
19.1Sollazzo e festa, come molti fanno,
19.2qua non ti falla, e poi il salir suso
19.3potrai ancor nell'ultimo tuo anno.
20.1Il luogo è chiaro e di tenebre schiuso:
20.2vien, vedi almeno, e salira'ten poi,
20.3se ti parrà noioso esser quaggiuso –.
21.1Piacevami il dir loro, e già: «Con voi»,
21.2dir voleva, «io verrò»; ma mi diceva
21.3colei: – Lascia costoro, andian su noi –.
22.1E per la destra man preso m'aveva
22.2seco tirando me in su; e l'uno
22.3la mia sinistra e l'altro ancor teneva,
23.1ridendosene insieme, e ciascheduno
23.2tirandomi diceva: – Vienne, vienne,
23.3cerchi sola costei il cammin bruno –.
24.1Lì d'una parte e d'altra mi ritenne
24.2l'esser tirato; dond'io: – Ben sapete –,
24.3volto alla donna, – che io non ho penne
25.1a poter su volar, come credete,
25.2né potrei sostener questi travagli
25.3a' quai dispormi subito volete –.
26.1Fermata allor mi disse: – Tu t'abbagli
26.2nel falso immaginar, e credi a questi
26.3ch'a dritta via son pessimi serragli.
27.1A trarti fuor d'errore e di molesti
27.2disii discesi, e per voler mostrarti
27.3le vere cose che prima chiedesti;
28.1né mai avrei lasciato d'aiutarti
28.2col mio veder nelle battaglie avverse.
28.3Ma poi che ad altro t'è piaciuto darti,
29.1truova il cammino dell'opere perse,
29.2ch'io non ti lascerò, mentre che io
29.3vedrò non darti tra quelle diverse
30.1a voler seguitar bestial disio –.
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