about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Benché in cedro, in avoria o in rica lamina
1.2scolpiti d'oro i mei versi non vengano,
1.3il lor simplice stil nota et examina.
2.1Benché le carte mie non ti dipingano
2.2promesse estreme fabricate in aria,
2.3accetta il vero amor che esse contengano.
3.1Ma tu sei fatta al vero amor contraria:
3.2l'amor, la data fe' lassi corrumpere;
3.3pazzo io che posi fede in donna varia!
4.1Chi poté mai il mio bene interrumpere?
4.2Non dicevi che sol Morte è implacabile,
4.3se far Morte lo può, lo arebbe a rompere?
5.1Son le promesse in vui donne sì stabile?
5.2Son tali i merti che d'amor si rendono?
5.3Son quisti i frutti a le speranze labile?
6.1Dunque indarno cum vui tutte si spendono
6.2le mal passate notte e i dì soliciti?
6.3Dunque per premio i vostri amor' si vendono?
7.1E poi che siamo avilupati e impliciti
7.2nei lacci oculti pien d'ogni malizia,
7.3lasciàti noi per novi amori illiciti?
8.1O insazïabil sete, o avarizia,
8.2che li uman' cori accendi, anzi il fai cenere,
8.3falsi la fe', corrumpi ogni amicizia!
9.1O tu impudica e scelerata Venere,
9.2che per la dote a la spiaggia maritima
9.3festi peccar le verginette tenere!
10.1Che sacrificio al ciel, che sacra vittima,
10.2prostrare a terra il suo corpo per premio,
10.3como che quella sia causa legitima.
11.1Magior opra voria più gran proemio:
11.2quel che in sì poco mi convien comprendere,
11.3troppo carco s'è offerto a un picol gremio.
12.1Ma tu, che fallito hai, dovresti intendere,
12.2bench'io non possa sì la voce spingere
12.3che a quella alteza tua la faci ascendere.
13.1Veggioti in tante gemme il fronte cingere,
13.2che se gli occhi veder mei versi negano
13.3convien scusarli e poi le spalle stringere.
14.1Sì ricchi velli a le tue tempie spiegano
14.2i nuovi amanti ch'io non ti scio opponere,
14.3se a me l'orechie tue non si dislegano.
15.1Dunque debiàn sì vilmente deponere
15.2lo antiquo amor per la nova luxuria?
15.3Si dê a la vera fe' loro preponere?
16.1Che stolta cecità, che insana furia!
16.2a me servo fidel, per esser povero,
16.3a me, donna sleal, fai tanta ingiuria?
17.1Non sciai che un tempo fui casa e ricovero
17.2e diedi ghiande e mele a quei primi omini,
17.3benché la età pegior sprezasse il rovero?
18.1Abandonar mi vòi sol perché domini,
18.2como alcun' sciocchi, a questa umana gloria;
18.3e alcun' non han' chi, dipoi morte, i nomini.
19.1Et io tesser potrò sì grata istoria,
19.2che in vita ti darà fama chiarissima
19.3e morta viverai cum tal memoria.
20.1Non vedi quanto sia cosa vilissima
20.2l'oro tratto di terra o poca polvere?
20.3Ch'altro ornato vòi tu, che sei bellissima?
21.1Ma se a bon verso vòi la mente volvere,
21.2de oro ad altrui non averai invidia,
21.3ché nei principii suoi si dê risolvere.
22.1O quante volte già pien di perfidia,
22.2el servo ardì il patron per oro occidere
22.3ognuno il bramma, ognun li puon l'insidia!
23.1Serà questo colui che ne ha a dividere
23.2per seguire il tuo male in precipizio?
23.3Sì presto vòi l'amor nostro recidere ?
24.1Cum oro el nostro amor non diede inizio,
24.2non è vero amator chi te vòl cogliere:
24.3a quisti inganni; or vòi più chiaro indizio?
25.1Voglite ormai da le sue rete sciogliere!
25.2Odi Arianna ancor sul lito piangere!
25.3A me ritorna! A me niun ti può togliere.
26.1Se avvien che 'l cor costui si senta tangere
26.2da novo amor, a te voltando gli umeri,
26.3vedrai quanto starà la fede a frangere!
27.1El non bisogna già che i giorni io numeri
27.2dil servir mio: tu il sciai; non certo fugere
27.3chi è già avezo a li amorosi vomeri.
28.1Voglio a te donque umilmente confugere.
28.2A che, crudel, tenirmi in tanto tedio?
28.3Non mi far più penar, non mi far strugere!
29.1Vedi in quanto estreminio, in quanto asedio,
29.2conducto son, non già per mia mal opera:
29.3s'io non peccai, non mi negar remedio!
30.1A chi contra di me se affanna e adopera,
30.2perdon gli dò, s'el si vorrà corregere;
30.3Amor lo spinse a oprar quando lui opera.
31.1Non dovea però mai tal modo elegere,
31.2né usar inganno in acquistar tua grazia;
31.3tu che il cognosci ormai, sàpite regere.
32.1Abandonato io son per mia disgrazia,
32.2per povertà, per non saper promettere,
32.3per non fallir, per non usar audazia.
33.1Senza error mio, mi veggio al basso mettere;
33.2e se questo ad error pur mi se ha a scrivere,
33.3la tua summa pietà me 'l può remettere.
34.1Ma a che più affaticarmi, a che più scrivere?
34.2Quel che cognosci, a che fartel più credere?
34.3Tu sciai che senza ti non posso vivere,
35.1tu sciai sola el mio mal: tu pòi provédere.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)