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1.1Ben può mio fer destin tenermi in guerra
1.2ben può ogni giorno raddoppiarmi affanni
1.3e farmi el più infelice uom che sia in terra.
2.1Ben può Fortuna, con sue fraude e 'nganni,
2.2levarmi al cielo e poi tirarmi al fondo,
2.3e pascersi del strazio e de' mei danni.
3.1Ben mi può contra coniurare il mondo,
3.2ben può l'iniusto Amore usarmi torto,
3.3perché non viva mai lieto e giocondo.
4.1Ma non potran giamai dal tuo bon porto
4.2volger la stanca e fral mia navicella
4.3e far ch'io non sia tuo, e vivo e morto.
5.1Tu mia guida sarai sempre e mia stella,
5.2né fui né serò mai ad altra servo:
5.3tu sola a gli ochi mei sei vaga e bella
6.1Per te distruto m'ha sì ciascun nervo
6.2l'amoroso calor, ch'io corro a morte
6.3como alla fonte il sitibondo cervo.
7.1Sin qui speranza m'ha tenuto forte,
7.2ma or ch'io veggio mancar quella al tutto,
7.3temo che mie giornate seran corte.
8.1Fallace mondo, dove m'ha conduto
8.2mia lunga servitù, mia pura fede:
8.3mal corrisponde alla fatica il frutto.
9.1Miser chi troppo si assicura e crede!
9.2Miser chi ferma in donna le sue voglie
9.3ch'alfin se trova di miseria erede!
10.1Adunque altri se veste di mie spoglie!
10.2Dunque piantai la vite de mia mano
10.3et or l'uva matura un altro coglie!
11.1Adunque arò la spica et altri il grano!
11.2O giorni persi, o passi indarno spesi,
11.3o triste notti vigilate invano!
12.1Quel ch'aquistato avea in tanti mesi,
12.2Fortuna ora mi toglie in un momento,
12.3lasciando i miei desir' tristi e sospesi.
13.1Or quando mai più viverò contento?
13.2Passò, ch'io non la vidi, mia ventura
13.3assai più presto che baleno o vento.
14.1Porterò in pace la mia sorte dura,
14.2dapoi che vuole il cielo et io ancor voglio,
14.3ché nostra forza a suo voler non dura.
15.1Ma se fedel te fui, s'io son qual soglio,
15.2te prego che talor porgi tua luce
15.3alla mia barca ch'è trascorsa in scoglio;
16.1attonito è il nocchier che mi conduce,
16.2né sa verso qual parte il legno pieghi,
16.3sì gran piogia e tempesta il cielo aduce.
17.1Creder non posso già che tu me nieghi
17.2un tuo sguardo, un tuo cenno, un dolce riso:
17.3lecita è la domanda, onesti i preghi.
18.1Tener vivo mi può sol quel bel viso,
18.2ov' io fui preso come pesce a l'ami,
18.3ove l'occhio a mirar fu troppo fiso.
19.1Né creder già che disonor tuo brami,
19.2ché mai non lo cercai, né cerco adesso:
19.3altro non vo' da te se non che m'ami.
20.1E quando il mio guardarti e starti apresso
20.2di molestia ti sia, farommi assente
20.3e sùbito in camin mi vedrai messo.
21.1Fuor del consorzio dell'umana gente
21.2vivendo, abiterò caverne e sassi:
21.3purch'io contenta te, starò paziente.
22.1In te mia vita e la mia morte stassi,
22.2da te pende mia guerra e la mia pace:
22.3siché dove te par volgi miei passi,
23.1ché ciò ch'a te diletta anco a me piace.
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