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1.1Quanto più guardo a questa nostra vita,
1.2vita non già, ma una pregione oscura,
1.3ognhor trovo la strada più smarita.
2.1Vedo che 'l nostro stato poco dura:
2.2già fui fanciullo et hor son facto vecchio,
2.3et ho cangiato il pelo e mia figura.
3.1Cussì pensando ognhora più m'invecchio,
3.2né mai m'acorgo del fugir de l'hore,
3.3avendo inanti a gli occhi un chiaro specchio.
4.1Vedo come ciascun che nasce more,
4.2vedo che è breve ogni piacer mortale,
4.3vedo che è ciecco chiunque segue Amore.
5.1Hormai spiegare a meglior volo l'ale
5.2convieme e abandonar questo pensiero
5.3che m'ha tenuto un tempo in cosa frale.
6.1Già fa molti anni, il mio drito sentiero
6.2habandonai per seguir altre strade:
6.3da indi in qua mai non conobi il vero.
7.1E fugì il tempo e la mia verde etade,
7.2ch'io non m'acorsi, e anchor non me n'aveggio,
7.3sì son privo de pace e libertade.
8.1Spesso del mio fallire, io me correggio
8.2e dico: “Stolto, che pensando vai?”
8.3Cussì ogni giorno vo di male in peggio.
9.1Misero me, tempo sarebbe hormai
9.2d'essere uscito fuor de tanti affanni,
9.3e son nei lazi involto più che mai.
10.1Cum mille ingegni, con mille arte e inganni,
10.2Amor mi mena al mio antico camino,
10.3nel qual, misero, entrai fin da' primi anni.
11.1Anchor ritorno a quel verde giardino
11.2che tien ne l'entrar rose e dentro spine,
11.3né vedo il punto mio presto e vicino.
12.1Alciamo gli occhi a l'opre alte e divine!
12.2Anima simplicetta, che vai detro?
12.3Passato è il mezo, hora pensiamo al fine!
13.1Pensa come è fondare in fragil vetro
13.2chi ferma sua speranza in questo mondo,
13.3mondo non già, ma carcer duro e tetro.
14.1Questo mar tempestoso è senza fondo;
14.2e quanto l'huom più cerca uscirne fora,
14.3ognhora il trova più cavo e profondo.
15.1Perhò la barca tua che ivi dimora
15.2rivolgi fuor de' scogli in altra parte,
15.3inanti che sia gionta l'ultima hora.
16.1Perso hai l'ingegno, la ragione e l'arte,
16.2e vai dispersa senza alcun sustegno
16.3priva de remi, de ancore e di sarte.
17.1Rivolgite a mirar l'eterno regno
17.2che sol pò liberar tua fragil barca
17.3e trar de horribile onde il nostro legno.
18.1Pensa che andar conviente nuda e scarca
18.2a l'altre rive fuor di questa scorza,
18.3e tu sei de peccati e d'error' carca.
19.1Guardate indietro e dal camin ti torza
19.2un risplendente e fiammegiante raggio
19.3che ogni altra luce col suo lume amorza.
20.1Con questo pòi finire il tuo viaggio
20.2secura fuor de scogli e di tempesta,
20.3non temendo di vento aspro e malvaggio.
21.1Al viver corto che a fornir te resta
21.2provedi inanti che ne trovi Morte,
21.3acioché, fuor di questa fragil vesta,
22.1ritorni lieta a la superna corte.
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