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1.1Io son la dispietata e crudel Morte:
1.2imperatrice d'ogni corpo frale,
1.3tutto il mondo concorre a la mia corte.
2.1Né senno, né valor contra me vale;
2.2a gioventù non guardo, né a vecchieza:
2.3intorno meno la mia falce equale.
3.1Né perdono ad alcun per sua belleza,
3.2e perhò cieca e sorda da la gente
3.3chiamata son per la mia dura aspreza.
4.1Se talhora averai a me la mente,
4.2lassarai queste tue speranze vane,
4.3tu che nel mondo hai le tue voglie intente.
5.1Caduche e incerte son le cose humane:
5.2ognun convien che per me cada al basso,
5.3o tardi o presto, chi hoggi e chi dimane.
6.1Ov'è Scipion? l'avaro Myda? e Crasso?
6.2ov'è Pompeo? ov'è Alexandro Magno?
6.3e quel che fe' in Thessaglia un tal fracasso?
7.1Hor che li valse il militar guadagno?
7.2Se lor vinsero il mondo, io vinsi loro,
7.3e furno i soi triomphi un fil di ragno.
8.1Che vai acumulando argento et oro,
8.2che miser fa ciascun che lo possede?
8.3Non ti potrà salvare il tuo thesoro.
9.1Mira costui che giù dai pie' me siede:
9.2questo è colui che il ciel, la terra e l'acque
9.3regge, colui che ogni signore excede.
10.1Pur venne sotto me quando che giacque
10.2ficto sopra la croce acerba e dura,
10.3del cui morir la tua salute nacque.
11.1Adonca tu che sei vil creatura
11.2a parangon de lui, pensi fugire
11.3mia falce al cui tagliare alcun non dura?
12.1Lassa questo tuo folle e van desire,
12.2lassa i mondan piacer', lassa i diletti,
12.3ché tu non sai quando io abia a te venire:
13.1e perhò fa che in ordine me expetti.
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