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1.1Se mai nel lamentarvi fusti caldi,
1.2versi mei tristi, lacrimosi e mesti,
1.3hor più che mai il furor prego vi scaldi,
2.1aciò che a tutto il mondo io manifesti
2.2il mio martyr, che ogni altra pena avanza.
2.3Purché il dolor la voce non me infesti:
3.1ché poi ch'el non v'è segno di speranza,
3.2che se dê far, se non sempre dolersi?
3.3Benché la colpa sia de mia ignoranza;
4.1ché quando al primo sguardo gli occhi apersi
4.2di costei, che si mostra un sole in terra,
4.3fugir dovea il secondo ch'io soffersi,
5.1come bon capitano accorto in guerra,
5.2che se vede al nemico disequale,
5.3tìrasse adietro e i passi intorno serra.
6.1Essendo costei dea et io mortale,
6.2examinar dovea tal cosa meco,
6.3ché mal segue un ocel chi non ha l'ale;
7.1ma il primo sguardo suo mi fe' sì ceco,
7.2ch'io non potei mai più reavere il lume,
7.3e più me duol che 'l cor n' andò cum seco.
8.1Da indi in qua di carte un gran volume
8.2depingo, e dove io vo gli occhi mei molli
8.3lassano un largo et abundante fiume;
9.1e vagabundo per campagne e colli
9.2sempre son gito, qual silvestre fiera,
9.3vivendo sol de pensier' stolti e folli.
10.1O quante fiate mi fu detto: “Spera,
10.2spera, che arai del tuo servir mercede!”.
10.3Sperai, e pur son quel che al principio era.
11.1Sempre vissi secur su la tua fede,
11.2ma facil cosa è offender chi è senza arme,
11.3facilmente se inganna un che non vede.
12.1Sasselo Idio che spesso dislegarme
12.2volsi! Ma i lacci me stringean sì forte
12.3ch'io non poteva in parte alcuna aitarme.
13.1Più fiate mi cercai de dar la morte,
13.2ma poi ebbi timor di magior pena
13.3e incorrer de una trista in pegior sorte.
14.1Non cussì ben giamai dolce syrena
14.2dal suo corso ritenne alcuna nave,
14.3quando un bon vento più la cacia e mena,
15.1come il tuo bel parlar saggio e süave
15.2e i modi honesti e il mansüeto viso
15.3trasseno il cor mio tristo in pregion grave.
16.1Tu cum piacevoli atti e dolce riso
16.2te me mostravi, et era sì felice
16.3che invidia non aveva al paradiso;
17.1poi, quando gionto fui ove non lice
17.2salir più in alto, si levò tal vento,
17.3che roppe a l'arbor mio rami e radice;
18.1e s'io era fra gli amanti il più contento,
18.2hor son facto sì tristo, che 'l mio stato
18.3permutarei cum ogni grave stento.
19.1E però non se chiami alcun beato
19.2mentre che è chiuso in questo carcer tetro,
19.3ché fermo seggio a niun di qua vien dato:
20.1chi corre inanti e chi ritorna indietro,
20.2e tal esser si pensa in su un diamante,
20.3che al fin si trova sopra un fragil vetro.
21.1Ma benché ciascun stato sia inconstante,
21.2non è cosa però sotto la luna
21.3più varia de la vita d'uno amante:
22.1non mai sua mente è di pensier' digiuna,
22.2hor se ritrova in riso et hor in pianto;
22.3chi no 'l crede se specchi in mia fortuna.
23.1Deh, porgi a' preghi mei l'orecchie alquanto!
23.2Discaccia l'ira hormai fuor del bel petto:
23.3come in un cor gentil pò durar tanto?
24.1S'io ho commesso ver' te fallo o diffetto,
24.2non è di tal ragion ch'io merti al tutto
24.3esser bandito dal tuo sacro aspetto.
25.1Donque, per poco mal serà destrutto
25.2ogni mio ben? Fa' che punito sia
25.3l'errore e che 'l servire abbia suo frutto!
26.1Non refiuto patire ogni aspra e ria
26.2pena, purch'io rimanga in la tua gratia,
26.3ché altro cibo non ha la vita mia.
27.1Prendi pietà de la mia gran disgratia:
27.2simplicità me indusse a quel ch'io fei,
27.3ché offender te non averei audatia.
28.1Perdonan sempre a chi se pente i dèi:
28.2se sei dea, s'io peccai, s'io son pentito,
28.3perché sì dura a perdonarme sei?
29.1Deh, non voler ch'io sia mostrato a dito
29.2dal vulgo, ché se dura il tuo furore,
29.3scoprir fia forza il foco sepelito!
30.1Sofrir più non potrà l'aflicto core:
30.2s'io ho perso il tempo, che è sì bel thesauro,
30.3provedi ch'io non perda almen l'honore!
31.1Porpora, gemme, perle, argento et auro
31.2apresso quello, e ogni gran regno, è vile;
31.3né facil cosa è far de lui ristauro.
32.1Ma muta pur, se sciai, natura e stile
32.2e scacciame da te, famme ogni torto:
32.3quanto serai superba, io tanto humile,
33.1ché 'l ciel me t'ha donato e vivo e morto.
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