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1.1Cara Fiorenza mia, se l'alto Iddio,
1.2da cui ogni perfetto ben discende,
1.3non procura e attende
1.4contro la tua veloce e ria fortuna,
1.5i' ti veggio venire a punto ch'io
1.6già piango per lo duol che 'l cor ne prende;
1.7il qual tanto mi offende
1.8ch'alcun diletto meco non s'aduna.
1.9Per te non è chi mova cosa alcuna
1.10ch'abbia in sé valor, né alcun bene:
1.11e questo è quel per ch'ogni mal t'avvene.
2.1Come potrestu mai prender salute
2.2contra' nemici tuoi che t'hanno morta,
2.3quando dentro alla porta
2.4del tuo bel cerchio ogn'uom fatt'è scherano?
2.5chi ti difende ch'abbia in sé vertute?
2.6o chi in tante ruine ti conforta
2.7dov'io ti veggio scorta
2.8per mala guida di consiglio strano?
2.9Certo, s'al proprio ver no' riguardiano,
2.10gente non degna d'abitar tuo nido
2.11son la cagion di questo amaro strido.
3.1Mentre che fusti, Firenze, adornata
3.2di buoni, antichi, cari cittadini,
3.3i lontani e' vicini
3.4adoravan Marzocco e' tuo figliuoli:
3.5ora se' meretrice pubblicata
3.6in ogni parte, infin tra' saracini.
3.7Omé! che tu ruini
3.8pe' tuo peccati in troppi eterni duoli.
3.9Deh, ravvediti ancor, ché puoi, s'tu vuoli;
3.10e fa che tu sia intera e non divisa,
3.11e muterai di pianto in dolce risa.
4.1Ov'è prudenza, fortezza e giustizia
4.2e temperanza e l'altre suore loro,
4.3ch'erano el tuo tesoro
4.4quando volevi dimostrar tua possa?
4.5Tu l'hai cacciate via con avarizia,
4.6con superbia e lussuria, nel cui coro
4.7tu vivi e fai dimoro,
4.8per che ti rodon le midolla e l'ossa;
4.9e non temi giudicio né percossa
4.10dell'eccelso Signor, che t'ha più volte
4.11di molte imprese le vittorie tolte.
5.1I' mi vergogno ben di ciò ch'i' parlo
5.2considerando ch'i' son di te isceso;
5.3ma il soperchio del peso
5.4del grave oltraggio che sostien m'induce.
5.5Se' tu sì cieca che non vedi el tarlo
5.6cascar dell'ossa tua sanza conteso?
5.7Non vedi stare inteso
5.8ciascun vicin per cavarti la luce?
5.9Deh, muoviti a pensar chi ti conduce
5.10e a che punto se' per lor difetto,
5.11e scorgerai s'è ver ciò ch'io ho detto.
6.1Canzona, i' so che letta tu sarai
6.2da molti, che la tua sentenzia chiara
6.3parrà molto amara,
6.4perché de' vizi lor dicendo vai:
6.5ma, se tu truovi alcun che sia gentile,
6.6parla con lui, ch'e' non t'avrà a vile.
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