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SONETTO XLVI.

Rime

PoeTree.it

1.1Dolce Amaranto mio, quanto più caro
1.2Questo picciol mi fora, incolto albergo,
1.3Dove tante rivolgo e tante vergo
1.4Carte, per farmi al mondo illustre e chiaro:
2.1S'ei l'alto e frondosissimo Asinaro,
2.2Per cui le voglie mie tutte al cielo ergo,
2.3Dinanzi agl'occhi avesse, e non da tergo,
2.4In questo solo a' miei diletti avaro:
3.1O piuttosto quel monte, che coll'opra
3.2Suo nome agguaglia, e mi contende il loco
3.3Del bel Tirinto, ov'il buon Dafni regge,
4.1Non fosse, o fosse ov'è Frassino. Ahi legge
4.2Di natura e d'amor! per quanto poco
4.3Il più lieto non son, ch'oggi il ciel copra?
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