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SONETTO LXXXIV.

Rime

PoeTree.it

1.1Päoli mio, ciò ch'è sotto la luna,
1.2Tutto si cangia al varïar dell'ore,
1.3E 'n meno assai che non balena, muore;
1.4Tanto puonno quaggiù tempo e fortuna.
2.1Io, che dianzi piangeva entro la cuna,
2.2Già sento e veggio lei, che sola fuore
2.3Di calda speme e di freddo timore
2.4Può trarmi a me di neve a gli altri bruna;
3.1Che quanto il viver mio torto mi sfida,
3.2Tanto il morir di lui, che tutto regge;
3.3E 'l mio pentire, anzi vie più m'affida.
4.1Ab eterno il signor del cielo elegge
4.2Chi sempre o mesto pianga, o lieto rida;
4.3Ma ciascuno a sé stesso è norma e legge.
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