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SONETTO LVII.

Rime

PoeTree.it

1.1Io me ne vo, signor mio caro, dove
1.2Siede l'antica glorïosa Alfea
1.3A quel buon duce, che la bella Astrea
1.4Porta nel petto e nella fronte Giove,
2.1Ed al gran figlio suo, nel qual sì nuove
2.2Splendon virtù, che lui che pria parea
2.3Non aver pari al mondo, e non l'avea,
2.4Or l'ha, quasi sé stesso ognor rinuove.
3.1E mentre io giù per l'acque i rami sego,
3.2Da quel Signor che fece e regge il tutto,
3.3Lunga vita e felice ad ambi prego.
4.1Signor mio caro, e giusto e umil prego,
4.2Tant'è di calda orazïone il frutto,
4.3Mai non si fece in ciel, ne farà niego.
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