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SONETTO CXCVIII.

Rime

PoeTree.it

1.1Alma cortese, in cui si rinnovella
1.2L'antica età, quando Saturno il regno,
1.3Lunge da 'nvidia e senza ira e disdegno,
1.4Tenea quasi oro, onde ancor tal s'appella:
2.1Ben dite il vero; io fui, che per vedella,
2.2Chiesi quell'opra, e non men pento o sdegno,
2.3Anzi mi sforzo, e quanto posso ingegno
2.4Non minor, che 'l piacer trar frutto d'ella.
3.1L'errare è proprio umano, e son gli specchi
3.2Di noi l'altrui scritture, ove si nuda
3.3Bene spesso assai più, ch'uom poi non miete.
4.1Loda, non che perdon, sol che non pecchi
4.2Di suo voler, merta chi trema e suda
4.3Per noi giovare e sé togliere a Lete.
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