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SONETTO CXCI.

Rime

PoeTree.it

1.1Dolce e cortese Trifon mio, chi piglia
1.2Per sua difesa della saggia e casta
1.3Vergin lo scudo in braccio e vibra l'asta,
1.4Che vince sempre e non fu mai vermiglia;
2.1Può non curar di lei che sol s'appiglia
2.2All'alme vili o picciol tempo basta,
2.3E spregiar l'altra che i miglior contrasta,
2.4E batte ognor, non pur turba e scompiglia;
3.1Ma io, mercè del signor mio, che fuora
3.2Non uscìo mai del dritto, assai beato
3.3Non temo il verme che i più rei divora:
4.1Anzi dove è fin qui tanto indurato
4.2Villan dispetto, veder spero ancora,
4.3Se non amor, cortese affetto e grato.
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