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SONETTO CLXVIII.

Rime

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1.1Se lui, che fu de' pensier vostri eletti
1.2Condegno albergo e mio terrestre nume,
1.3Dal più beato e bello alto cacume,
1.4Ove or s'asside in mezzo ai più perfetti:
2.1Com'uom, che sempre negl'altrui sospetti
2.2Dar consiglio e soccorso ebbe in costume,
2.3Di questo d'ogni error profondo fiume,
2.4Vi mostra il guado agl'eterni ricetti;
3.1Ragione è ben, che dietro a così fida
3.2Scorta v'alziate, ove quel ben si chiude,
3.3Al qual ne chiama il sommo Padre eredi.
4.1Ben sento anch'io talor l'amiche grida,
4.2E m'ergo al ciel, ma 'l varco il senso schiude,
4.3E guarda più, che mille lance e spiedi.
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