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SONETTO CXXIV.

Rime

PoeTree.it

1.1Signor mio caro, il cui cortese e santo
1.2Oprar, che par non ebbe e meno ave ora,
1.3Di dì in dì, d'ora in or più m'innamora,
1.4E di null'altro mai mi pregio e vanto;
2.1Lo mio stato felice, e 'l riso e 'l canto,
2.2Onde ben misero uom beato fora,
2.3Tutto portonne e disperdè quell'ora,
2.4Anzi il rivolse il sempiterno pianto,
3.1Che voi dal picciol Ren, d'alto disio
3.2Calde e di speme, come i saggi fanno,
3.3Correste a spregiare oro e a mercar fama,
4.1E con voi l'altra di me parte, ond'io
4.2Doppio ho temenza al core e doppio danno,
4.3E doppia d'ambedue riveder brama.
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