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SONETTO XCVII.

Rime

PoeTree.it

1.1Vivaldo, a cui di morte ira, né sdegno
1.2Nuocer non puote omai, tanto da terra
1.3V'innalza ognor colei, che di sotterra
1.4Trae l'uomo, e 'l fa di viver sempre degno:
2.1Ben sapete, ch'anch'io m'addoglio e 'ndegno
2.2Di vedere or per onde, ed or per terra
2.3Venir da questa genti e quella terra,
2.4Per preda e scempio far del nostro regno.
3.1Ma che giova il mio duolo, o 'l vostro affanno?
3.2Fuggir non puossi; onde soffriam contenti
3.3Que' che ne danno i fati acerbi ed empi.
4.1Ben verrà, credo, un dì, che questi tempi
4.2Antichi detti e felici saranno:
4.3Poi torneran tutti i valori spenti.
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