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SONETTO CCCCXLII.

Rime

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1.1Perché, quando in Carin tutta t'affigi,
1.2I crin biondi mirando e gli occhi negri,
1.3Tanto allo star di lui, Nape, t'allegri,
1.4Quanto poscia al partir mesta t'affligi? —
2.1Se 'l tristo suon delle notturne strigi
2.2Non turbi il chiaro de' miei giorni allegri;
2.3Se Pale il gregge tuo sempre rintegri,
2.4E l'uve a te Bacco medesmo pigi;
3.1Perché Damon, quando Carino appare,
3.2Subitamente e volto e color cangi,
3.3Ed al suo disparir t'attristi e piangi? —
4.1L'amor, Nape, mi sforza — E me l'amare,
4.2Damon, costringe: — Ardiam dunque, che mai
4.3Non fur più dolci e più cortesi lai.
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