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LXVII

Rime

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1.1Poscia che gli occhi mia la vaga vista
1.2hanno perduta, il cui lieto splendore
1.3ciaschedun mio desir caldo d'amore
1.4facea contento in questa valle trista,
2.1dove più noia chi più vive acquista,
2.2non curo omai se del dolente core,
2.3alma, ten vai, perciò che 'l mio dolore
2.4non regolerà mai discreto artista.
3.1Anzi ten va, ch'io, che solea cantare,
3.2non vo' pascer l'invidia di coloro
3.3a' quai doler solea la mia letizia.
4.1Vatten adunque omai, non aspettare
4.2d'esser cacciata, e altrove ristoro
4.3prendi, se puoi, di questa mia trestizia.
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