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SONETTO CCCLVIII.

Rime

PoeTree.it

1.1Filli, più vaga assai che i fioralisi,
1.2Ch'al tuo partir portasti il mio cor teco,
1.3Ecco ch'un picciol capro in don t'arreco,
1.4Tolto alla madre che pur dianzi uccisi;
2.1Cui per aver, ma me n'accorsi e risi,
2.2Mi venne dietro in fin sotto lo speco
2.3Testili, ed io restar non volli seco,
2.4Che ben conosco i suoi fallaci risi.
3.1A te lo dono, a tel sol guardo e serbo
3.2Due tortore che ier varcando il rio,
3.3Appostai, che facean sicure il nido:
4.1E se più tosto me, che quello infido
4.2Di Licida vorrai, scerni del mio
4.3Cornuto armento un toro, il più superbo.
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