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SONETTO CCCVI.

Rime

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1.1Ben sete voi d'alta bontate e senno
1.2Raro, Donato signor mio, che quelle
1.3Opre, che 'l vostro tante e così belle
1.4Gran Siniscalco e gl'altri avoli fenno,
2.1Rendete al mondo, o quanto a lor già dienno
2.2Con faticoso studio amiche stelle,
2.3Oggi a noi date, onde si rinnovelle
2.4Quella fama e virtù ch'io solo accenno.
3.1Che se fosse d'acciaio la lingua mia,
3.2Donde voi 'l nome avete e 'l petto ancora
3.3Contra fortuna, non però porrìa
4.1Dir quanto l'Arno in voi sé stesso esalta;
4.2E ben felice sovra gl'altri fora,
4.3Se non cangiaste mai Fiorenza a Malta.
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