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SONETTO CCXXVIII.

Rime

PoeTree.it

1.1Ben può lodarsi in voi l'alto disìo,
1.2Che già molti anni in ogni acerba asprezza
1.3Che povertà, d'anni e fatiche sprezza,
1.4Per tornar l'Arno al viver suo natìo,
2.1Ma 'l giudizio non so, che voi? ched io
2.2Potem con pochi? e seguiam gente avvezza
2.3Fuggir quel che per noi si cerca e prezza,
2.4Mentre era franco il nido vostro e mio.
3.1Forse per noi sarìa più san consiglio
3.2Ritornare a Minerva e lasciar Marte,
3.3Pagolo mio or, ch'ei più caldo ferve.
4.1Dio vede tutto, e sa che non periglio,
4.2Né sdegno, od ira, o duol, ma sol men parte
4.3Non sperar libertà da menti serve.
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